BoomerApp, il servizio made in Vicenza che avvicina gli anziani alla tecnologia

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BoomerApp, tecnologia per anziani (Pxhere)
BoomerApp, tecnologia per anziani (Pxhere)

I processi di digitalizzazione, specie dopo l’emergenza legata al Covid-19, proseguono sempre più spediti lasciando indietro coloro che con la tecnologia proprio non riescono ad andare d’accordo. Soprattutto gli anziani si trovano in questa fase di fronte a diverse difficoltà, sospesi tra la necessità di utilizzare PC e smartphone per accedere a servizi di pubblica utilità e la poca conoscenza dei dispositivi. Proprio per far fronte a questo bisogno, il vicentino Paolo Dal Lago ha dato vita alla sua ultima iniziativa, ossia il servizio BoomerApp: ma cos’è e come funziona?

Tra pubblica utilità e intrattenimento: i servizi sono sempre più digitali

L’uso di internet e dei dispositivi connessi alla rete per accedere a servizi di varia natura è ormai all’ordine del giorno: tramite computer, smartphone e tablet comunichiamo con familiari, amici e colleghi, effettuiamo acquisti online, giochiamo, guardiamo film ed entriamo anche in contatto con la Pubblica Amministrazione, gestendo pratiche e richieste direttamente via web.

Il settore dell’intrattenimento, per esempio, si è sviluppato in maniera rapidissima fornendo soluzioni via via più avanzate per accedere a soluzioni di svago come la visione di film e serie TV oppure l’utilizzo dei giochi online. I casinò digitali, in particolare, si sono fatti portatori di questa innovazione aprendo per primi alla possibilità di utilizzare passatempi anche di natura tradizionale direttamente via web: un numero crescente di utenti si è così avvicinato a video slot, roulette e giochi di carte trasformando la loro vecchia passione nella versione digitale oppure provando per la prima volta questo tipo di svago.

Ampiezza dei cataloghi, sicurezza e facilità di accesso rappresentano gli aspetti che maggiormente hanno inciso sul successo di queste piattaforme, che oggi possono essere utilizzate non soltanto tramite PC ma anche da mobile, sfruttando applicazioni mobili avanzate che portano il divertimento tipico delle sale direttamente sui device degli utenti. È in maniera simile che in questi anni si sono diffusi altri importanti servizi, come lo streaming audiovisivo, gli e-commerce o i tanti software per organizzare lavoro e vita quotidiana, dei quali oggi non possiamo più fare a meno.

La rapida evoluzione che ha riguardato i servizi digitali ha però creato non pochi problemi alle fasce di età più avanzate, che non avendo particolare dimestichezza o che hanno problemi tecnologici hanno dovuto adattarsi al cambiamento con ovvie difficoltà. Da questo presupposto nasce l’idea di creare un servizio di supporto tecnico-informatico rivolto proprio a queste persone, che prende il nome di BoomerApp.

Un servizio per aiutare i “boomer” con la tecnologia

Il termine “boomer” viene oggi utilizzato per indicare la parte di popolazione protagonista del boom economico degli anni ’60 o, in maniera più generalizzata, gli over 50 che riscontrano maggiori difficoltà con la tecnologia. È proprio a questa categoria che si rivolge BoomerApp, il servizio ideato da Paolo Dal Lago, imprenditore digitale vicentino già amministratore del portale Wordsmart.it che osservando ciò che stava avvenendo in piena pandemia ha ben pensato di studiare un modo per aiutare coloro che non riuscivano a tenersi al passo coi tempi.

Guardando ai tanti anziani e meno anziani che si rivolgevano a figli e nipoti anche per azioni molto semplici, come il download del green pass o l’invio di mail agli uffici pubblici, Dal Lago ha immaginato uno spazio virtuale al quale chiunque potesse accedere anche per le domande più banali e trovare l’aiuto di persone più esperte in materia.

L’intento di BoomerApp è in pratica quello di mettere a disposizione dei “figli in prestito” ai quali chiedere qualsiasi cosa riguardo informatica, telefonia, app e tutto ciò che ruota attorno all’universo tecnologico, senza il timore di essere giudicati: il gap digitale, infatti, esiste ed è evidente ed è pertanto necessario venire incontro anche alle necessità di chi è nato e cresciuto in un’epoca completamente differente.

Ecco dunque la possibilità di chiedere aiuto a domicilio per problemi con il modem e il Wi-Fi, con la stampante o con i software oppure di seguire corsi a distanza sui servizi più comuni, per esempio sull’uso dei social Facebook e Instagram o dell’app di messaggistica WhatsApp, o ancora sull’utilizzo dei servizi digitali della Pubblica Amministrazione, dallo SPID all’app IO.

Insomma, un pacchetto completo di opzioni che permette agli anziani, ma non solo, di imparare rapidamente a muoversi nel nuovo contesto digitale e di rendersi autonomi almeno nelle attività online più comuni.