
(Adnkronos) – La campagna Vacanze Sicure 2025, promossa da Polizia Stradale, Assogomma e Federpneus, ha portato alla luce un quadro critico: oltre un’auto su quattro non rispetta i requisiti minimi di sicurezza. I controlli, condotti su quasi 10.000 veicoli in sei regioni italiane (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Puglia, Toscana e Valle d’Aosta), hanno riguardato 38 province, coprendo oltre un terzo del territorio nazionale. Il problema si concentra su due fronti principali: pneumatici e revisioni. Un veicolo su cinque presenta gomme danneggiate, usurate o non omologate, mentre uno su quattro risulta non conforme considerando anche le revisioni mancanti. La situazione peggiora drasticamente per le auto più vecchie: tra quelle con oltre dieci anni di anzianità, le irregolarità salgono a una su tre. Il tasso di pneumatici lisci si mantiene stabile attorno al 10%, a prescindere dall’età del veicolo. Tuttavia, la mancata revisione cresce in modo proporzionale con l’anzianità: dal 2% tra le auto più recenti fino al 17% tra quelle più datate. La scarsa manutenzione è trasversale: non dipende da sesso, età o area geografica del conducente, né dal tipo di strada percorsa. Uno degli aspetti più preoccupanti riguarda l’equipaggiamento non omogeneo, con pneumatici di marca o modello diverso sullo stesso asse, oppure mescole invernali ed estive montate contemporaneamente. Questa pratica, oltre a essere vietata se coinvolge lo stesso asse, è stata riscontrata nel 5,63% dei veicoli controllati.
Altro elemento rilevante è la presenza di pneumatici invernali nel periodo estivo: oltre il 54% delle auto monitorate montava gomme con marcatura invernale. In parte il dato è giustificato dalla diffusione dei pneumatici quattro stagioni e da normative locali come in Valle d’Aosta, ma resta un indicatore di scarsa attenzione alla stagionalità. Con temperature elevate, è sempre preferibile adottare pneumatici estivi per garantire performance e sicurezza. —motoriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)