
Gli accertamenti bancari effettuati nei mesi scorsi nei confronti dell’ex procuratore di Pavia Mario Venditti “hanno dato esito negativo, altrimenti lo avremmo trovato valorizzato nel decreto di perquisizione” di venerdì scorso.
E’ la riflessione dell’avvocato Domenico Aiello, difensore dell’ex magistrato indagato per corruzione in atti giudiziari e perquisito perché avrebbe favorito l’archiviazione nel 2017 di Andrea Sempio, nuovamente indagato per l’omicidio in concorso di Chiara Poggi, uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007.
La Procura di Brescia sostiene che tra i familiari di Sempio (non indagati) e l’ex procuratore aggiunto ci siano stati dei movimenti sospetti: la cifra della presunta corruzione si aggira – secondo quanto emerge nel decreto di perquisizione – tra i 20-30 mila euro; contanti che sarebbero stati prelevati per pagare i legali è invece la difesa sostenuta dai Sempio.
Per ‘scoprire le carte’ – nell’atto della Procura si fa riferimento a bonifici, rapporti opachi e chat ‘dimenticate’ – l’avvocato Aiello annuncia ricorso al Riesame per vedere se ci sono altri elementi (non indicati nel decreto) su cui si regge l’accusa della Procura di Brescia.
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