250 chili di cocaina in un capannone del Vicentino, Polizia sgomina organizzazione criminale dominicana

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cocaina: Polizia di Stato di Vicenza
Polizia di Stato di Vicenza

250 chilogrammi di cocaina contenuta in circa 500 confezioni e nascosta in un carico di pelli di bovino trovata in un capannone del Vicentino. Altri due carichi simili nel Savonese e nel Pisano. Tutti sequestrati dalla Polizia di Stato.

Sulla base di questi episodi, registrati nei mesi scorsi, la Polizia di Stato di Bologna, Pisa, Vicenza e Savona coordinata dalla Direzione Centrale Anticrimine nell’ambito di una indagine della Procura Distrettuale Antimafia di Bologna ha eseguito 21 misure cautelari.

I reati contestati: associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione per ingente quantità di sostanze stupefacenti e riciclaggio. Le misure hanno riguardato 21 soggetti, di cui 4 donne, in gran parte cittadini della Repubblica Dominicana, un albanese e un gruppetto di italiani.

Secondo gli investigatori, coordinati dai procuratori antimafia Giuseppe Amato e Roberto Ceroni, “l’indagine ha dimostrato la notevole capacità dell’organizzazione dominicana di rifornirsi dal Paese di provenienza di grossi quantitativi di cocaina che veniva occultata all’interno di pellame di bovino grezzo a bordo di containers che avevano come destinatari una società italiana appositamente costituita pet tale finalità illecita”.

Indagando, sono stato scoperti come detto tre carichi: il primo all’interno di un capannone situato nel Vicentino che era anche utilizzato come base logistica dal gruppo. Poi in Liguria, dove nel porto di Vado Ligure, in provincia di Savona, i poliziotti hanno sequestrato 237 chilogrammi di cocaina e, infine, a Santa Croce sull’Arno, in provincia di Pisa, con un sequestro di 230 chilogrammi avvenuto all’interno di un magazzino doganale: qui la cocaina stava per essere trasferita nel Vicentino. Complessivamente circa 750 chilogrammi di cocaina il cui valore in caso di vendita, secondo il calcolo degli inquirenti, si aggirerebbe in 61 milioni di euro.

“Tutti i pani di cocaina sequestrati nei vari siti nel corso dell’operazione  – spiegano gli investigatori – apparivano identici tra loro per aspetto, dimensioni, peso di 500 grammi circa l’uno, modalità di confezionamento, numerazione riportata ed anche per la ripetitività dei vari loghi impressi sui pani”.

La polizia ha inoltre perquisito le abitazioni degli indagati ha condotto al sequestro di diverse autovetture e di ingenti somme di denaro per circa 340 mila euro complessivamente.