Bomba Day a fine aprile o primi di maggio, primo incontro Rucco-Ierardi- prefetto: nodo Eretenia e stazione

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Il Comune di Vicenza è in prima linea nel supporto alle operazioni di evacuazione per la rimozione della bomba della seconda guerra mondiale rinvenuta una decina di giorni fa in contra’ Mure Pallamaio.

Questa mattina il sindaco Francesco Rucco e l’assessore alla protezione civile Mattia Ierardi hanno preso parte alla prima riunione indetta in video call dal prefetto Pietro Signoriello in vista dell’intervento che dovrebbe tenersi in un giorno festivo, tra la fine di aprile e i primi giorni di maggio.

Erano presenti gli artificieri dell’esercito, le forze di polizia tra cui quella ferroviaria, il Suem, la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio, la Croce Rossa Italiana.

Nel corso dell’incontro sono state prese in esame le principali criticità connesse all’evacuazione e definite le attività preventive assegnate a specifici gruppi di lavoro.

“Di sicuro non sarà una passeggiata – commenta il sindaco Francesco Rucco – Il punto di partenza per l’organizzazione di questa nuova evacuazione è il bomba day del 2014 al Parco della Pace. Con un raggio ben più limitato, si dovranno evacuare molte meno persone di allora, ma trattandosi di centro storico i residenti sono in maggioranza anziani, quindi soggetti fragili. Ci sarà inoltre da organizzare l’evacuazione della casa di cura Eretenia e da monitorare la sicurezza dei numerosi edifici di pregio e monumenti presenti nell’area. Senza contare il coinvolgimento della rete ferroviaria e delle stazioni dei treni e delle corriere. Il tutto dovrà inoltre essere organizzato nel rispetto delle normative anticovid. L’amministrazione comunale si è messa a disposizione del Prefetto affinché la città superi nel modo migliore anche questa nuova emergenza”.

Da quanto è emerso nel corso dell’incontro, il raggio di evacuazione sarà presumibilmente di 450 metri. Ciò comporterà l’evacuazione di 3.076 residenti pari a 1.608 famiglie. 27 le persone con disabilità che vivono nell’area.

A tutti coloro che non potranno recarsi con mezzi propri da amici o parenti dovrà essere data la possibilità di un’evacuazione in sicurezza con trasporto pubblico in un luogo dove attendere la fine delle operazioni, che dureranno dalle 6 alle 8 ore. In questo senso, non appena definite modalità e location, sarà data per tempo adeguata comunicazione a tutti gli interessati che riceveranno anche un vademecum sulle operazioni da compiere prima di liberare le abitazioni.

E’ inoltre in corso la mappatura degli edifici di pregio e dei monumenti da monitorare, a cura di uno specifico gruppo di lavoro composto da vigili del fuoco, soprintendenza e direttore del servizio comunale Attività culturali e museali.

Completate le operazioni di evacuazione, la polizia locale sarà impegnata anche nel controllo delle strade durante il trasporto dell’ordigno fuori città per il disinnesco.

Un nuovo incontro di coordinamento è previsto già per la prossima settimana.