Club Deal di Innovì, a Vicenza il primo incubatore italiano al femminile

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Club Deal di Innovì

La sede di Confindustria di Vicenza, presso la sala Palladio di Palazzo Bonin Longare, ha ospitato lo scorso 19 aprile 2023 il Club Deal di Innovì, il primo incubatore italiano al femminile, in cui ognuna delle imprenditrici coinvolte nel progetto ha presentato la sua idea di impresa ai potenziali “sponsor”.

Le protagoniste sono undici startupper, founder di realtà a prevalenza femminile e provenienti da sette regioni d’Italia. InnoVì è l’incubatore realizzato da Comune di Vicenza e Fondazione Emblema con il sostegno di ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani e cofinanziato dal Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Erano presenti Lara Bisin, vicepresidente di Confindustria Vicenza e delegata al capitale umano, e Tommaso Aiello, presidente di Fondazione Emblema.

Dopo aver dato il benvenuto ai presenti in sala e a quelli collegati da remoto, Lara Bisin ha parlato della situazione delle donne nel mondo dell’imprenditoria e delle difficoltà che incontrano, prima fra tutte l’aspetto culturale, che vede ancora la donna ad avere quasi il monopolio della cura delle necessità familiari, in particolare dei figli. Per cui, facendo anche riferimento alla dichiarazione della presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, che ha parlato della necessità di implementare l’occupazione femminile, la Bisin ha dato risposte puntuali sull’argomento.

“Ci vuole un cambiamento culturale, che permetta la crescita professionale  e personale delle donne – ha detto – e per questo sono necessari aiuti familiari, controlli adeguati e una defiscalizzazione dei contratti di chi aiuta e ciò permetterebbe anche l’affiorare di molto lavoro sommerso”. 

Successivamente ha preso la parola Roberta Cozza della Giunta di Confartigianato Vicenza: “Questi progetti sono essenziali per l’imprenditoria femminile, per la nostra organizzazione e queste idee vengono aiutate coinvolgendo anche il territorio e realizzando una collaborazione tra istituzioni e associazioni, già in atto nell’orientamento scolastico. Il focus sull’imprenditoria femminile è un valore aggiunto”.

Ha poi riferito che Sabrina Pozza, presidente del Movimento Donne Impresa Confartigianato Vicenza, studierà i progetti. E ha concluso: “La parità di genere è un’opportunità da non perdere. L’imprenditoria femminile dà un impulso e aumenta la ricchezza del Paese e accelera questa inclusione”.

Isabella Tosatto di “Here For You” in collegamento da Dubai ha ricordato che il progetto presentato oggi nella sede di Confindustria è nato originariamente per l’imprenditoria giovanile: “I progetti sono notevoli e sono sicura che troverete degli investitori e auguro a tutte in bocca a lupo e faccio le congratulazioni alla Fondazione Emblema”.

Tommaso Aiello, ha invitato quindi le imprenditrici a presentarsi anche con le loro debolezze, perché, come per i personaggi della Marvel, che sono stati descritti da Stan Lee anche attraverso le loro fragilità, queste a volte sono il vero punto di forza. E dopo aver parlato dell’unicità del progetto ha introdotto le sturtupper provenienti da varie regioni d’Italia.

Ecco i team partecipanti al Club Deal di Innovì: Bio3DmatriX, Genova, specializzata nello sviluppo di modelli in vitro del cervello per lo studio di patologie neurodegenerative; Formatori Italiani, Milano, ha sviluppato una piattaforma che mette in contatto formatori e professionisti in base alle proprie esigenze; Kymia, Catania, sfrutta lo scarto del pistacchio di Bronte in una crema antirughe dal forte potere antiossidante; Leb World, Foggia, ha brevettato e realizzato un packaging a zero contaminazione per i settori Nails, Skincare e Pharma; Lapis, Napoli, punta a sviluppare un servizio linguistico multilingue di assistenza alla scrittura inclusiva online; O.S.A. – Officina Sartoriale Alternativa, Padova, propone di sviluppare una piattaforma, fisico-digitale B2C e B2B che unisce tutti gli attori della moda con l’obiettivo di ridurre lo spreco di risorse, tempo e il sovra consumo; Ohoskin, Catania, ha brevettato e creato un materiale bio based alternativo alla pelle di lusso realizzato con arance  e cactus; Egiderma, Pavia, ha sviluppato un dispositivo medico per la cura delle ferite complesse, con una nuova tecnologia in fibra; Enigma, Milano, propone un’etichetta anticontraffazione che permette di certificare l’autenticità dei prodotti; DreAM-IT, Napoli, promuove lo sviluppo di materiali innovativi provenienti dal recupero dei materiali di scarto organici, favorendo la nascita di modelli di produzione innovativa e circolare.