Confartigianato Vicenza: 76 milioni per le imprese della ristorazione, pasticceria e gelateria, ma il click day per le domande fa flop

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Confartigianato: click day disastroso, artigiani per ore inutilmente davanti al computer
Confartigianato: click day disastroso, artigiani per ore inutilmente davanti al computer

Il click day non ha funzionato: gli artigiani vicentini sono rimasti incollati al computer per quasi tutta la giornata per tentare l’invio di un file, ma senza alcun risultato: è quanto denunciano dagli uffici di Confartigianato Vicenza, che hanno seguito le pratiche per l’invio della domanda di accesso al Fondo per il sostegno delle eccellenze della gastronomia e dell’agroalimentare italiano per conto delle imprese di settore. Lo stanziamento, assai atteso, è di 76 milioni di euro, e Confartigianato ha assistito e aiutato le imprse che avrebbe voluto accedervi. Invece è arrivato di nuovo il blocco della piattaforma a conferma che la formula del click day comporta in ogni occasione disfunzioni e limiti, come più volte segnalato da Confartigianato.

Luca Chemello, presidente dei ristoratori di Confartigianato Imprese Vicenza, dopo aver tentato per nove ore di inviare la richiesta, ha sottolineato come fosse inevitabile che il sistema non reggesse: “Mi stupisco che nessuno abbia preso in considerazione l’ovvietà della situazione: come si poteva anche minimamente pensare che il sistema supportasse il collegamento e invii di massa? Quale sistema sarebbe stato in grado di farlo? Perciò mi chiedo: perché ricorrere a “click day” visto che già in passato il sistema non ha retto?”.

Il Fondo arriva dopo un periodo di attesa del bando di oltre di due anni dal primo decreto, rivolto alle aziende dei settori ristorazione, pasticceria e gelateria, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio agroalimentare ed enogastronomico italiano. Di fatto, però, con l’impossibilità di inviare le domane, diventa impossibile utilizzare la misura introdotta dal Ministero dell’agricoltura e sovranità alimentare (Masaf).

Lo sportello, gestito da Invitalia, è stato aperto il 1° marzo, senza alcuna preventiva assistenza, e sin dai primi minuti si è capito che nulla avrebbe funzionato, con grave disappunto di chi una speranza in un click day funzionante l’aveva riposta. Aspettative ben presto deluse: la piattaforma ha sostanzialmente impedito l’inserimento dei dati di accesso, inchiodandosi subito dopo senza dare alcun tipo di indicazione all’utente sui tempi di attesa o sull’esito futuro.

Anche Oliviero Olivieri, presidente del Mestiere Pasticceri e Gelatieri di Confartigianato Imprese Vicenza, ribadisce l’inadeguatezza del click day per la gestione delle agevolazioni pubbliche. “Purtroppo anche in questo caso – aggiunge -, a nulla è valsa prima una segnalazione all’Antitrust, poi una lettera all’Amministratore Delegato di Invitalia, per evitare la frustrazione di quanti, al mattino di buon’ora e sottraendo tempo al lavoro, si piazzano davanti al PC mettendosi nelle mani della sorte, e sperando in un miracolo”. La domanda poi, continua Olivieri, potrebbe essere fatta d’ufficio, anziché costringere gli imprenditori ad una corsa al foto finish: “Una situazione a dir poco frustrante, iniqua e che porta qualcuno a rinunciare a priori”.

Lo sportello, hanno annunciato Masaf e Invitalia, verrà riaperto dal 12 marzo fino al 13 maggio (inizialmente era fino al 30 aprile) per inserire la domanda.

I dubbi però rimangono, secondo Olivieri e Chemello: “Quante erano le imprese che già avevano presentato la domanda? Le richieste inviate sono salvate o bisognerà rifare tutta la procedura? Quelle che lo faranno dal 12 marzo andranno in coda a quelle casualmente andate a buon fine il 1 marzo? Se qualcuno ha intenzione di prendere le attrezzature di cui ha bisogno e il bando non è retroattivo non avrà diritto al bonus? Chi assicura la regolarità della composizione della graduatoria? Domande legittime alle quali vorremmo avere risposte chiare e celeri, senza contare il fatto che le risorse (se non già esaurite) lo saranno nell’arco di pochi minuti. A causa, e per tutto ciò, il rischio ricorsi va perciò a moltiplicarsi. E nel frattempo – concludono i due presidenti- non resta che prepararsi a un nuovo giorno passato davanti al portale Invitalia, sempre incrociando le dita che tutto vada per il meglio”.