Contratti pubblici, protocollo del Comune per la prevenzione da infiltrazioni criminalità organizzata

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Da sinistra: Maino, Soprana

La giunta comunale ha approvato oggi il protocollo di legalità per la prevenzione dei tentativi d’infiltrazione della criminalità organizzata nel settore dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture. Si tratta di un protocollo approvato dalla giunta regionale il 2 luglio 2019 inteso a rinnovare un precedente protocollo sottoscritto il 7 settembre 2015, tra Regione, Uffici territoriali del Governo del Veneto, Anci, Upi, a supporto della prevenzione del crimine organizzato e della corruzione.

Lo ha annunciato oggi l’assessore Silvia Maino con deleghe a patrimonio, contratti, trasparenza amministrativa, prevenzione della corruzione, protezione dei dati personali: “La giunta oggi ha recepito un importante protocollo regionale per la promozione della cultura della legalità volto a contrastare i tentativi di infiltrazione mafiosa o della criminalità organizzata in settori molto delicati: contratti pubblici, forniture e servizi. Con questo protocollo la soglia di attenzione sarà maggiore”.

In conformità con le norme nazionali, per garantire la trasparenza e il principio di legalità nel settore dei contratti pubblici, il protocollo stabilisce che le stazioni appaltanti possono prevedere, negli avvisi, nei bandi di gara, nelle lettere di invito, la sanzione dell’esclusione dalla gara in caso di mancato rispetto delle clausole contenute nel protocollo stesso.

Nel protocollo regionale, di durata triennale, vengono indicate clausole tipo da inserire negli atti di gara e nei contratti, modalità di acquisizione e trasmissione di informazioni rilevanti, procedimenti di raccordo con le Prefetture territorialmente competenti e con l’Autorità Nazionale Anticorruzione per il monitoraggio, prevenzione e repressione delle violazioni delle norme a presidio delle procedure relative i contratti pubblici e le attività imprenditoriali ritenute “sensibili” a fenomeni di infiltrazione da parte del crimine organizzato.

E’ intervenuta anche Caterina Soprana, presidente della quarta Commissione consiliare Sviluppo economico e attività culturali e consigliere delegato ai diritti civili, diritti umani e cultura di pace: “Non posso che appoggiare la scelta dell’amministrazione di proseguire nella sua azione per la difesa della legalità, iniziata già con la scelta di dedicare ai temi della legalità e della trasparenza un assessorato specifico. La sottoscrizione di questo protocollo, mirato alla prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel settore dei contratti pubblici, non fa che ribadire la direzione imboccata a inizio mandato. Segue il tracciato di questo percorso anche il progetto di Educazione alla legalità, che stiamo portando avanti, con particolare attenzione al pubblico dei giovani, attraverso una serie di eventi che si susseguono da giugno, fra cui l’allestimento di una mostra dedicata alle figure dei giudici Falcone e Borsellino e la presentazione di una serie di libri dedicati al tema della mafia, con la presenza di testimoni ed esperti come Attilio Bolzoni, giornalista di Repubblica, e Fiammetta Borsellino, figlia del magistrato ucciso. Il progetto proseguirà con i prossimi appuntamenti, che vedranno nostro ospite il 22 novembre Franco La Torre, figlio di Pio La Torre, primo parlamentare ucciso dalla mafia, e uno spettacolo teatrale, “Io, Emanuela. Agente della scorta di Paolo Borsellino”, in scena al Teatro Astra in doppia replica, il 26 novembre alle 20.45, e il 27 mattina alle 10 per le scuole. Infine il 4 dicembre presenteremo il libro “Mafia come M, la criminalità organizzata nel Nordest spiegata ai ragazzi”.