Contratto con Vicenza, Francesco Rucco: “Dalla Rosa insulta”

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?Ci mancava Dalla Rosa in versione insulto al nostro ?Contratto con Vicenza? per metter ancora più in evidenza la sua difficoltà? – risponde così in un comunicato stampa il candidato sindaco del centrodestra, Francesco Rucco, sul programma dell?avversario lanciato in queste ore – ?parla di berlusconismo quando l?Italia sta andando oltre da un pezzo, quando non ammette che la nostra esperienza politica è nata dal basso e i partiti del centrodestra hanno aderito successivamente al nostro progetto. 
Non si perde tuttavia il vizio di avere una superiorità morale politica di cui Dalla Rosa e compagni sono sempre stati alfieri. Allora è possibile avere almeno il rispetto che si dovrebbe riconoscere a chi ha un progetto e un?idea diversa dal pensiero unico del Centrosinistra?? 

?La partecipazione è anche nella grammatica politica del Centrodestra, almeno nella nostra città, e l?esito finale della convergenza sulla mia candidatura testimonia il contrario della tesi di Dalla Rosa, smentita come sempre dai fatti? – continua Rucco – ?Piuttosto si vada a rileggere la cronaca di questi giorni dove si noterà chiaramente che lo strumento del contratto non ha proprio nulla di berlusconiano, ammesso che questa – e non lo è – sia una criticità. Capisco che la chiarezza di obiettivi e di strumenti del nostro documento con i vicentini e il lancio dei gazebo sul territorio, possano innervosire Dalla Rosa, che ci copia in modo approssimativo e noioso, ma se ne deve fare una ragione. Ancora una volta arriva fuori tempo? 

?Il Piano Marshall è una scelta di fondo che descrive correttamente ciò che Vicenza trova dopo dieci anni di Centrosinistra e che Dalla Rosa vorrebbe riproporre con lo stesso personale politico che ne ha decretato il fallimento. Il nostro Piano Marshall è lo strumento per ricostruire la comunità e l?identità vicentina che sono state marginalizzate dalle scelte incompiute dei compagni di Dalla Rosa. Gli aggettivi che utilizza il mio avversario (pensierini generici, slogan e hashtag?), sono offensivi e non scenderemo al suo livello, ma non sarà agitando gli slogan del bilancio partecipativo e delle primarie che convincerà la città su un programma, il suo sì, fumoso, noioso, irrealizzabile e nato vecchio come il suo? 

?Non siamo stati noi a lasciare una città che ha perso la sua sicurezza, non siamo noi che lasciamo i Giardini Salvi con i topi liberi di girare, non siamo stati noi a consentire che ci siano decine di negozi chiusi e sfitti, non siamo stati noi che abbiamo tenuto per anni nel cassetto il Fondo Immobiliare per poi rinviarlo a data da destinarsi. Non siamo noi quelli che mettono i ?mi piace? alle parodie del mio video mancando di rispetto ad una bambina?. – conclude Rucco – ?Il libro dei sogni di Dalla Rosa fa a pugni con la sua capacità di essere la discontinuità con il partito (Partito Democratico) da cui proviene e che ha dimostrato di non saper governare e risolvere i problemi della Vicenza del XXI secolo, faccia pure tutti i gazebo e le consultazioni on line che vuole, Vicenza ha già capito che per cambiare e ripartire bisogna abbandonare il Centrosinistra. Noi non guardiamo ogni nave che passa in cerca di idee che non abbiamo più, quello è Dalla Rosa?