Damiano Tommasi sindaco, al ballottaggio di Verona trionfa il Centrosinistra

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damiano tommasi sindaco di Verona
Damiano Tommasi, sindaco di Verona

Damiano Tommasi è il nuovo sindaco di Verona. Questo l’esito del turno di ballottaggio nella città scaligera, dove ha guidato la coalizione di Centrosinistra alla vittoria elettorale. Battuto il candidato del Centrodestra e sindaco uscente, Federico Sboarina. Per il neo primo cittadino il 53,34% di voti, contro il 46,66% dell’avversario.

Questa le prime parole di Tommasi da sindaco di Verona: “Mi auguro che la gente possa prendersi il ruolo di protagonista a Verona, perché la città lo merita. Io spero di essere parte di questo progetto in maniera importante. Tutto questo entusiasmo – ha aggiunto – si spiega con il fatto che non era semplice, e non lo sarà. Ma ci siamo messi in gioco per fare una cosa che Verona aspettava da tempo. E siamo pronti anche alle cose difficili”.

Damiano Tommasi ha compiuto 48 anni lo scorso 17 maggio ed è originario di Negrar. È noto per la sua carriera di calciatore, in particolare nella Roma scudettata del 2001. In quella formazione imbottita di star del calcio, Totti e Batistuta su tutti, l’allenatore Fabio Capello disse di lui: “E’ il giocatore più importante della squadra”.

Lo disse per il suo modo di essere, in campo e fuori. Nel rettangolo verde un metronomo della mediana, bravo a dettare i ritmi quanto a vedere spazi di gioco dove altri non potevano. Qualità che molti sperano abbia trascinato nella sua attività politica, ora di governo. Fuori dal campo politico, una volta appesi gli scarpini al chiodo: per anni, infatti, Tommasi è stato presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, organizzazione di tutela e assistenza ai giocatori militanti nel campionato italiano di calcio. Un organismo detto comunemente il “sindacato dei calciatori”.

Esperienze, insieme ad altre, che fanno di Tommasi non esattamente uno sprovveduto in tema di cose di governo, pur restando un perfetto “rookie” in ruoli amministrativi della Pubblica amministrazione.

La coalizione guidata da Tommasi a Verona era composta da una lista sua personale, da un’altra compagine civica, Traguardi, e da compagini rappresentanti partiti politici quali Partito Democratico, Sinistra Italiana, Articolo Uno, Possibile, Azione, +Europa, Europa Verde, Demos, Volt. È stato inoltre sostenuto da alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle non presente però con una lista.

Dopo il sorprendente risultato del primo turno, il neoeletto sindaco di Verona, Damiano Tommasi, ha scelto di dare continuità alla sua campagna elettorale senza attaccare gli avversari me procedendo all’ascolto della gente. E lo ha fatto – ad esempio – decidendo di visitare gli 8 quartieri di Verona, uno al giorno, a piedi, parlando con i cittadini e mostrandosi “uno alla mano”.

I partiti di Centrodestra e Federico Sboarina pagano l’essersi presentati divisi al primo turno e non aver trovato un accordo al secondo con Flavio Tosi (23,8% il 12 giugno) fresco di transito in Forza Italia. Ma anche i toni un po’ troppo sopra le righe della sua campagana elettorale. A nulla, inoltre, è servito l’appoggio a Sboarina del governatore Veneto, Luca Zaia, né gli appelli di quest’ultimo a trovare un’intesa con Tosi.