Dopo le primarie a Vicenza è tempo di andare a casa per Variati e Bulgarini

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Oggi si sente parlare delle situazione critica nella quale versa la Biblioteca Bertoliana che funziona solo grazie all’impegno degli addetti, ma non certo di quello dei “politici” che si vantano di prendersi cura della libreria. Non sono riusciti costoro nemmeno in dieci anni a tenere in condizione decenti i servizi igienici, ad ammodernare ciò che era di loro competenza. Insomma nulla hanno fatto e quindi debbono solo tacere o meglio andarsene addirittura prima della scadenza del mandato, significando in questo modo la loro incapacità ed impotenza anche di fronte ai più piccoli problemi, tra cui segnaliamo lo stato pessimo di una delle scale di accesso alla Basilica.

A nulla è valso segnalare, il sindaco Achille Variati si è limitato ad una mano di bianco, in Bertoliana, perfettamente inutile e a non curarsi nemmeno quando è stato segnalata una bestemmia scritta su un albero in zona Santa Bertilla. In compenso spesso il sindaco ha elevato grida e gridolini su questo e su quello, finendo con il vessare solo soggetti deboli come i rom, invece di preparare loro un bel campo roulotte nell’inutile Parco della pace. Almeno lì qualcosa di buono sarebbe venuto fuori. Inutile considerare il vicesindaco Jacopo Bulgarini d’Elci che ha cercato solo momenti di gloria, ma fu vera? Egli ha tentato di rappresentare la continuità di Variati con un’operazione furbesca e di antica tecnica democristiana: valgo questi voti quindi… Ma è stato, diciamo il termine esatto, trombato e quindi farebbe bene ad uscire dalla politica e a non tentare nemmeno di farsi assegnare, come pare, dicono i soliti bene informati, la gestione delle prossime mostre che non è stato capace di organizzare dovendo ricorrere, dopo averlo allontanato, al signor Marco Goldin.
Certo hanno fatto qualcosa, normalissima e non efficace amministrazione: basti pensare che per far tagliare l’erba nella casa dei padri separati, poco utilizzata pare, si è dovuti ricorrere ad articoli di giornale, ma lì l’assessore l’ha fatto, altrove no. La ciliegina di questa amministrazione è che sotto il display antiprostituzione stazionano proprio “le signorine” a sberleffo e indicazione di tutte le incapacità del Sindaco Variati e della sua Giunta
Che resta di tanti anni di amministrazione Variati/Bulgarini?

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Italo Francesco Baldo
Italo Francesco Baldo nato a Rovereto, residente a Vicenza è stato ordinario di Storia e Filosofia nel Liceo Classico "A.Pigafetta" di Vicenza.Si è laureato con una tesi su Kant all’Università di Padova, ha collaborato con l'Istituto di Storia della Filosofia dell’Università di Padova, interessandosi all’umanesimo, alla filosofia kantiana, alla storiografia filosofica del Settecento e alla letteratura vicentina in particolare Giacomo Zanella e Antonio Fogazzaro Nel 1981 i suoi lavoro sono stati oggetto " di particolare menzione" nel Concorso al Premio del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali per il 1981 cfr. Rendiconto delle Adunanze solenni Accademia dei Lincei vol. VIII, fasc.5. ha collaborato con Il Giornale di Vicenza, L’Arena, Il Tempo, La Domenica di Vicenza e Vicenzapiù Tra le diverse pubblicazioni ricordiamo La manualistica dopo Brucker, in Il secondo illuminismo e l'età kantiana, vol. III, Tomo II della Storia delle storie generali della filosofia, Antenore, Padova 1988, pp. 625-670. I. KANT, Primi principi metafisici della scienza della natura, Piovan Ed., Abano T. (Pd) 1989. Modelli di ragionamento, Roma, Aracne Erasmo Da Rotterdam, Pace e guerra, Salerno Editrice, Roma 2004 Lettere di un’amicizia, Vicenza, Editrice Veneta, 2011 "Dal fragor del Chiampo al cheto Astichello", Editrice Veneta, 2017 Introduzione a A. Fogazzaro, Saggio di protesta del veneto contro la pace di Villafranca, Vicenza, Editrice Veneta, 2011. Niccolò Cusano, De Pulchritudine, Vicenza, Editrice Veneta 2012. Testimoniare la croce. Introduzione a S. Edith Stein, Vicenza, Il Sileno, 2013.