Festa in Rosso nel veronese, aggressione di giovani militanti di estrema destra: tre feriti. Prc: “Provocazione in crescendo”

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Festa in Rosso
Festa in Rosso

La Questura di Verona e l’agenzia Ansa hanno reso noto che poco dopo la mezzanotte di lunedì un’aggressione con petardi e bastoni è stata compiuta da un gruppo di giovani di estrema destra durante la “Festa in Rosso – Festa del partito della Rifondazione comunista”, a Quinzano, in provincia di Verona.

La segnalazione è giunta al 113 dopo il lancio di un petardo all’interno dell’area della manifestazione. Quindici minuti dopo, il gruppo di giovani ha aggredito i presenti con bastoni per poi darsi alla fuga a bordo di un’auto.

Gli agenti delle Volanti li hanno quindi intercettati e identificati: si tratta di cinque giovani, noti come militanti di estrema destra, già coinvolti a dicembre negli assalti contro alcuni tifosi del Marocco che stavano festeggiando a Verona durante i Mondiali di calcio.

Sono al vaglio degli investigatori i filmati per attribuire le responsabilità e si attende la denuncia da parte dei tre uomini rimasti feriti durante l’agguato.

Il comunicato del Partito della Rifondazione Comunista Federazione di Verona sui fatti alla Festa in Rosso

Alla Festa in Rosso del PRC di Verona ogni giorno una provocazione in crescendo.

A Quinzano, nell’area verde vicino alle piscine Santini, da giovedì 13 si sta svolgendo la Festa in Rosso Festa di Rifondazione Comunista.

Tutto si svolge nella massima regolarità fin circa verso mezzanotte, quando incominciano le provocazioni con un chiaro crescendo di toni.

In breve i fatti.

La sera di venerdì 14, a festa ormai conclusa, un gruppo di giovani cerca di superare il cancello di via Villa già chiuso e la pronta risposta del nostro gruppo incaricato della sorveglianza notturna, fa desistere i malintenzionati che abbandonano il campo impossessandosi, però, di una bandiera prima issata sul cancello.

Nella notte tra sabato 15 e domenica 16, un petardo cade a poca distanza da uno stand con un botto ed una vampata di fuoco per fortuna senza ulteriori danni.

Le forze dell’ordine nella mattinata di domenica intervengono per recuperare il relitto.

Domenica sera, sempre verso mezzanotte, appena fuori dal recinto prima scoppia un grosso e rumoroso petardo e poi da una macchina bianca che si era fatta notare per i ripetuti passaggi davanti alla festa, vengono lanciate due bottigliette di vetro contro l’ingresso di via Bresciani.

Inoltre, alcuni nostri manifesti affissi sulla recinzione della festa risultano mancanti e quelli vicino alla rotonda di Quinzano imbrattati da vernice nera. Al loro fianco, compare una scritta con simbolo inequivocabile.

Fatta intervenire la polizia oltre a denunciare i fatti, chi aveva notato l’anomalo comportamento dell’auto bianca, era nella condizione di segnalarne anche il numero della targa.

Questa notte, sempre verso mezzanotte, prima viene lanciato un botto all’interno della festa e, dopo alcuni minuti, un gruppo di cinque o sei individui, con volto mascherato, ma armato di bastoni cerca di entrare nella festa. Ne nasce un immediato parapiglia con il nostro servizio d’ordine ed il gruppo è costretto alla ritirata tentando di dileguarsi nelle vie del quartiere.

I segni del confronto rimangono evidenti a terra e, qualcuno di noi, lamenta anche qualche escoriazione e qualche colpo subito.

Le forze dell’ordine, visto il ripetersi di fatti analoghi, già allertate dopo lo scoppio del petardo sono intervenute riuscendo ad intercettare il gruppo aggressore ancora nelle vicinanze.

Per fortuna sono fatti che, almeno fino ad ora, non hanno condizionato lo svolgimento della festa che procede regolarmente come previsto dal programma.

Certo che il ripetersi di eventi simili con la chiara connotazione politica di aggressione fascista, non può passare inosservato.

Segnaliamo i fatti con ferma determinazione a non lasciarci condizionare e respingendo ogni provocazione.

Dopo un paio di giorni di pausa, come previsto, giovedì 20 riprenderemo la nostra manifestazione ed invitiamo quanti condividono con noi che comportamenti del genere non possano essere accettati, a venirci a trovare.

Ci auguriamo dalle forze dell’ordine, ormai in possesso di rilevanti elementi di conoscenza degli eventi, un atteggiamento adeguato alla situazione.