Film di Natale con lieto fine, andiamo al cinema o restiamo a casa?

1577
Film Natale
Film Natale

Se stai leggendo questa pagina è forse il giorno di Santo Stefano. In questi giorni sei statə impegnatə in lunghi pranzi e incontri familiari più o meno desiderati. Poi, arrivata la sera, e quasi come un rituale irrinunciabile, accendi la televisione per guardare un film…ecco alcune proposte di film d’animazione e non solo, senza allontanarci dallo spirito natalizio.

Parenti serpenti, di Mario Monicelli (1992). Un grande classico di un eccezionale regista che ha la capacità di mostrare l’efferatezza e le ipocrisie dell’animo umano rendendole in una veste ironica e intelligente, riuscendo sempre a strappare un sorriso (amaro). Parenti serpenti rappresenta tutti i potenziali risvolti delle relazioni familiari: invidia, gelosia, tensione, pretese. Sono gli ingredienti che ci mostrano il lato peggiore dell’essere umano, questo però non significa autorizzarci a ferire le persone, perché siamo esseri sociali e abbiamo bisogno degli altri.

Klaus – I segreti del Natale. Una commedia animata per le vacanze di Natale, sulla possibile origine di Santa Klaus o Babbo Natale. Il film fonda le sue radici nell’amicizia, nella costruzione di ponti e legami, nell’arte morente della scrittura di lettere. Con rara maestria, vuole spiegare i punti chiave della leggenda di Babbo Natale: le renne, la slitta, il camino, la grande borsa di giocattoli, il vestito color rosso e la grassa risata. Al contempo, con estrema dolcezza, riesce a proporre una visione d’amore gratuito e disinteressato. Ecco che donare ai bambini diviene il mezzo per un bene più grande: donare un sorriso, gioia e calore indistintamente. Il dare è ciò che dà significato nella vita di Klaus, Jasper, Ava e dell’intera città. Una commedia che ci aiuta a riflettere, ponendoci le giuste domande: Che importanza hanno il gioco e l’amicizia per un bambino? Quando i protagonisti dimostrano generosità e compassione? Quanto conta il lavoro di squadra? In che modo la comunicazione scritta facilita una buona comunicazione?

L’amore non va in vacanza: per chi è appassionato di storie d’amore. Le protagoniste sono due donne, una produttrice americana e una giornalista inglese, che, entrambe affrante dalle delusioni d’amore, cercano di dare una svolta alla propria vita, scambiandosi di casa durante le feste. Questa decisione sarà per entrambe l’occasione per ricominciare e riscoprire le gioie dell’amore vero.

Una poltrona per due. Il ricco che è ridotto sul lastrico, il povero che diventa un magnate e poi l’astuzia finale che ribalta di nuovo tutto quanto, con i due vecchi capitalisti, burattinai del gioco, che vengono fregati. Una poltrona per due non smetterà mai di piacerti, perché ci racconta che in fondo tutti possono farcela.

Il cervello umano ama il lieto fine, quello che ci dà coraggio, ci fa stare bene, e i film di Natale agiscono come un antidepressivo perché il cervello è più sensibile alle emozioni positive. È una manna dal cielo, soprattutto verso la fine dell’anno, quando mettiamo in discussione la nostra vita o facciamo un bilancio dell’anno appena trascorso.

E allora…non ci resta che staccare la spina dal lavoro, dallo studio, dai problemi e abbandonarci alla nostra immaginazione, alla necessità di poter credere che quelle storie d’amore, d’amicizia o familiari raccontate dai film di Natale, possano essere traslate nella realtà della vita quotidiana, possibilmente con noi protagonisti principali.

Buona visione a tutti e buone feste!


Qui troverai tutti i contributi a Agorà, la Filosofia in Piazza

a cura di Michele Lucivero

Qui la pagina Facebook Agorà. Filosofia in piazza