Fir e 500 mln residui, emendamento del 20 dicembre ritirato il 21 alle 3.20. Prudenza di Zanettin e Miatello e “speranze” di Cappelletti

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Fir e 500 mln residui, emendamento presentato e ritirato
Fir e 500 mln residui, emendamento presentato e ritirato

Ieri alle 23.06 avevamo titolato “FIR, anteprima emendamento maggioranza: a governo e MEF i 500 mln residui. Giorgetti, speranza o conferma di dubbi?” pubblicando in anteprima l’emendamento 50.03 dei relatori di maggioranza della legge di bilancio.

Se approvato in aula avrebbe ridato tempo fino al 30 giugno 2023 a chi vorrebbe essere riammesso agli indennizzi del Fondo Indennizzo Risparmiatori dopo “errori” o difetti di compilazione delle proprie richieste di indennizzo, mentre avrebbe cancellato gran parte dei 500 milioni residui del FIR attesi da chi aveva ha già lecitamente incassato il 30% previsto dalla legge 145 e li avrebbe ‘girati’ a “chi, tra governo Meloni (FdI) e dirigenti del Mef, di cui è ministro Giancarlo Giorgetti (Lega), è a caccia anche delle briciole per dispensare qualche bonus qui e là, tra i tanti promessi in campagna elettorale ben sapendo, però, che di soldi non ce n’erano“.

Così scrivevamo ieri a tarda sera, così riportavano i quotidiani cartacei di oggi ma…

Ma l’emendamento di cui parliamo, che con tutte le sue problematicità lasciava almeno qualche margine di interpretabilità per non chiudere la pratica Fir, alle 3,20 di stamattina, a poche ore dalla sua formulazione e presentazione, veniva, comunque, ritirato, come da stralcio del documento della commissione bilancio in copertina.

Perché e per fare cosa al momento non si sa, per cui è anche difficile fare ora commenti sul fatto o sulla possibilità che venga presentato e approvato un nuovo emendamento o un ordine del giorno che ridiano ai risparmiatori azzerati da BPVi, Veneto Banca, Banca Etruria, Carife, CariChieri e Banca Marche la speranza di essere “riesaminati” per quelli “bocciati” in prima istanza dalla Commissione Tecnica affiancata a Consap e la possibilità per quelli che hanno legittimamente già ricevuto il 30% di vederlo rimpinguato con quota parte del residuo di 500 milioni ancora disponibile.

Se, però, seguono la linea di conoscere meglio le “carte”  il senatore di Forza Italia Pierantonio Zanettin, anche lui presentatore di un emendamento Fir pro soci, e se Patrizio Miatello, presidente dell’associazione Ezzelino III da Onara, autore oggi col prof. avv. Rodolfo Bettiol di una lettera inviata al Governo da noi riportata, ci ha appena rilasciato una dichiarazione il senatore del Movimento 5 Stelle Enrico Cappelletti che prova a lasciare aperta qualche porta alla speranza:

La legge c’è già a favore dei risparmiatori, basta applicarla, per cui non è necessario un emendamento ma è sufficiente un atto di indirizzo, come l’odg. Noi ad ogni modo avevamo proposto a maggioranza e governo di riformulare il loro emendamento, proponendo un testo 2, molto più chiaro. Se il provvedimento tornasse in Commissione, potrebbero votarlo. Ci sono state oggi delle agenzie in questo senso. Staremo a vedere. Sapremo presto se questa maggioranza gli emendamenti non sa semplicemente scriverli oppure se manca loro la volontà politica. Se avranno il coraggio di togliere queste risorse ai risparmiatori già traditi, sarebbe un fatto gravissimo, inaudito, rispetto al quale la nostra opposizione sarà durissima“.