Giorno della Memoria, quello che fu istituito è ormai disperso: si torni ad incontri in un giorno unico e a chiusure con musica triste

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Giorno della memoria, Disegni di bambini - Collezione Gianfranco Moscati (1924-2018)
Giorno della memoria, Disegni di bambini - Collezione Gianfranco Moscati (1924-2018)

Ogni anno, diventa sempre più difficile fare un discorso conclusivo sul Giorno della Memoria, perché quello che fu istituito è ormai disperso. Personalmente ritengo sia giunta l’ora di tornare al vecchio Giorno della Memoria, quando la Ricorrenza era composta da incontri e alcuni chiudevano la serata con un concerto di musica triste. La platea era formata da studenti e gli oratori erano insegnanti, storici, sopravvissuti che ormai sono davvero pochi. Il Giorno era solo il 27 gennaio, proprio per non dar spazio a estensioni fuori luogo.

Corrispondenza dai campi di intenamento - Collezione Gianfranco Moscati (1924-2018) - Giorno della memoria
Corrispondenza dai campi di intenamento – Collezione Gianfranco Moscati (1924-2018) – Giorno della memoria

Di diverso parere è una signora mia amica, con la quale condivido molti silenziosi stili di vita. Si chiama Clelia Terracina e proprio ieri mi ha detto “non vorrai fare un referendum Giorno della Memoria sì o no, spero!”. No, perché il Giorno della Memoria è unico, mi sono però preso la libertà di fare la dissidente, perché c’è troppo protagonismo individuale e troppo poco rispetto per le vittime. Clelia è una amica che il Giorno della Memoria lo ha voluto e lo segue da prima della sua Istituzione.

I Patrocini, una volta, erano solo istituzionali e le aziende, se sponsorizzavano, lo facevano in silenzio. Si vedono dépliant (e se vedono tanti) di ringraziamento per le collaborazioni, insomma una cosa ibrida a metà strada tra la promozione e la commemorazione. Che vergogna!

Un'immagine dello Yad Vashem (in ebraico Ente nazionale per la Memoria della Shoah)
Un’immagine dello Yad Vashem (in ebraico Ente nazionale per la Memoria della Shoah)

Ho impresso nelle mie orecchie il suono della voce di Sami Modiano, uno degli ultimi e dei più lucidi ed obiettivi promulgatori della Memoria e lui stesso vittima sopravvissuta alla Shoah. Auguro a lui e ai pochi altri sopravvissuti lunga vita, ma è giunto il tempo di cercare chi possa sostituire Loro nell’esposizione del dolore, nella trasmissione dell’intensità e nella capacità di rivincita del dolore, mantenendo la verità storica. In tanti e tante girano intorno alla Memoria, sono nel 90% manager di loro stessi, che parlano per loro stessi e non per la Memoria.

Sin dal mese di novembre ho subito qualche pressione via mail con richieste di nomi di parenti di ebrei che risiedessero nel vicentino… Messaggi farlocchi, privi di presentazione e numero di telefono, abilmente camuffati, l’ultimo si qualificava come studente dell’Istituto Rossi: idioti. Anni di esperienza del Giorno della Memoria non si sono volatizzati, non partecipo solo da poco! Che cosa è questo se non curiosità e affare personale?

In prossimità del giorno della Memoria ho visto fiorire un Festival della Memoria a Ferrara (poi sostituito dalla Settimana della Memoria). Ho sentito fare un nome di un ebreo, sulla base di un solo documento, che avrebbe denunciato Anna Frank, ma non riesco a capire perché si rimarca sul fatto che sia stato un ebreo e non un uomo.

Purtroppo la storia insegna che ci sono partigiani vittime di partigiani, fascisti vittime di fascisti, nazisti vittime di nazisti. Ho saputo che un bambino ebreo è stato malmenato ed oltraggiato da due adolescenti, delle quali, giustamente, non è stata fornita l’origine il che delinea l’ambiente nel quale sono cresciute. E questo è solo un piccolo sunto.

Pietre d'inciampo
Pietre d’inciampo

Per entrare nel merito della provincia di Vicenza, a Arzignano sono state posate delle Pietre di Inciampo (presumibilmente plagi) per due meritevoli partigiani, se pure i partigiani Caneva siano stati veri partigiani, meritevoli di pietre tracciabili. È seguito un maldestro tentativo di arginare il danno dicendo che si tratta di targhe e non pietre di inciampo. Peccato che il verbale di deliberazione n. 80 del 26.4.2021 menzioni tre volte le pietre di inciampo e nella determinazione del dirigente n. 503 del 26.05.2021 ben sei volte e si precisi “…davanti alle ultime abitazioni…dei blocchi di pietra ricoperti con una lamina di ottone” ….

Che si possa essere critici sul protocollo delle Pietre di Inciampo di Gunter Deming, concordo, ma che si arrivi a copiare, senza seguire l’iter, nel giorno della Memoria è deplorevole. Ad oggi le pietre di inciampo di Deming sono circa 75.000. Gunter ha fatto suo, consapevole o meno, il passo del Talmud che recita “una persona viene dimenticata soltanto quando viene dimenticato il suo nome”. Il nome dei fratelli Caneva sarà ricordato solo ad Arzignano… Riflettano quelli che si credono rispettosi della Memoria.

Per quanto riguarda i vari paragoni tra i no vax, che da mesi si ergono a vittime come i deportati, e l’uso e l’abuso della Ricorrenza, non mi pare che qualcuno di loro sia morto in campo di sterminio.

Gli italiani e le leggi razziali - Collezione Gianfranco Moscati (1924-2018) - Giorno della memoria
Gli italiani e le leggi razziali – Collezione Gianfranco Moscati (1924-2018) – Giorno della memoria

L’ex deputato Furio Colombo, fu uno dei promotori del Giorno della Memoria (probabilmente i suoi compagni di partito non lo sanno… ma Clelia Terracina sì, se ben ricordo lei si confrontò con Colombo). Il significato del Giorno della Memoria per Furio Colombo ha sempre avuto una valenza tutta italiana e, infatti, sua è la frase “Un delitto italiano perché le leggi nei confronti degli Ebrei, nella loro formulazione, sono state persino più gravi di quelle tedesche. Di certo sono state diverse le modalità operative nell’applicarle ma l’Italia è stata complice dello sterminio perché di fatto si privavano i cittadini ebrei-italiani di qualsiasi diritto civile umano e giuridico”.

Non posso trattenere una nota di disgusto verso tutti quelli che affiancano il loro Patrocinio a collaborazioni commerciali, siano istituzioni pubbliche, ebraiche o altro; verso tutti coloro che paragonano la Shoah ad altre tragedie; verso tutti coloro che sono convinti che la Shoah non abbia la sua unicità. A tutti quelli che indebitamente tirano sempre in ballo Israele ricordo che, se in quegli anni ci fosse stato lo Stato Ebraico, molti ebrei si sarebbero salvati e le conseguenze di una eventuale Shoah sarebbero state meno tragiche.

A non conoscere il significato e le basi fondanti del Giorno della Memoria, pare siano in tanti.

Giorno della Memoria We remember
Giorno della Memoria We remember