Derby annullato a Padova: la Questura di Vicenza smentisce la nota del Vicenza Calcio che minaccia richiesta danni

837

La nota del Vicenza Calcio, che addebita ai tifosi biancorossi la mancata partenza per il derby di Coppa Italia a Padova, è in palese contrasto con quella della Questura di Vicenza che riporta il tutto alla verità: sono i giocatori e lo staff che non si sono prestati all’ennesima tragica burla dell’attuale e precedente prorietà del club. Di seguito riportiamo le due note ufficali evidenziando al vicinanza tra squadra  e tifosi che hanno inviato a mangiare i panini anche i calciatori della Berretti.

Vicenza Calcio. A fronte della presenza di donne e bambini, le forze dell’ordine fanno sapere di non aver abbastanza personale che possa garantire la possibilità d’uscita del pullman e che non sarà fattibile la sua partenza.


La questura segnala oltre 1000 persone davanti al cancello, dalle foto e dalle dichiarazioni di alcuni giornalisti presenti sembrano decisamente meno, circa 300. A fronte della circostanza creatasi la partita dovrà intendersi a tutti gli effetti annullata. Ci riserveremo di quantificare i danni e di individuare i responsabili dello stesso. Vicenza Calcio si ritiene rammaricata del comportamento non giustificato da parte dei tifosi in quanto coloro che erano stati scelti per disputare la partita in evento sono comunque tesserati della società. L’aver limitato la libertà di scelta di questi ragazzi, riteniamo sia decisamente lesivo della libertà di pensiero degli stessi.

 

Questura di Vicenza. Con riferimento alla nota ufficiale odierna del Vicenza Calcio, la Questura precisa di avere affrontato la situazione creatasi stamattina allo Stadio Menti in maniera e con risorse adeguate rispetto alle circostanze. Le forze dell’ordine hanno costantemente presidiato l’intera area, in cui erano confluiti numerosi tifosi che manifestavano pacificamente la propria contrarietà alla trasferta ed una cui delegazione ha incontrato rappresentanti del Vicenza Calcio e giocatori presenti.
Questi mai hanno formulato richiesta di uscire dalla porta carraia per andare a Padova.
Piuttosto, giocatori e staff, che avevano autonomamente deciso di non effettuare la trasferta, hanno raggiunto i tifosi all’esterno dell’impianto sportivo.