Irregolarità campagna elettorale Vicenza, Cdx bluffa ma sottovaluta stampa. Polizia Locale: “Nessuna denuncia in Prefettura”. Possamai: “Rucco pasticcione”

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Irregolarità mascherate da Francesco Rucco (frame di Rete Veneta)
Franceesco Rucco (frame di Rete Veneta)

Irregolarità in campagna elettorale? Un bluff delle liste di centro destra con Rucco, a giudicare da quanto abbiamo accertato. Una comunicazione che ha del sordido, quella veicolata oggi dallo staff della comunicazione di Francesco Rucco, attuale sindaco e ricandidato alla massima carica cittadina sostenuto dai principali partiti di centro destra e da forze civiche.

Cosa peggiore, una piena sottovalutazione del mestiere dei giornalisti da parte di operatori della comunicazione politica al servizio del candidato sindaco di centro destra: i contenuti dei comunicati stampa c’è ancora qualcuno che li verifica. Infine, una mancanza di rispetto verso gli elettori raccontando il falso utilizzando il trucco di rendere nota solo una parte di quanto è vero. Un tentativo a tre giorni dal voto – opinione nostra – per ripulirsi l’immagine dal caso “Comunicati stampa” da noi denunciato (leggi qui) che ha condotto alla bacchettata dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.

Ma, in questa vicenda sporca delle elezioni comunali di Vicenza, è meglio procedere con ordine, partendo da una mail. Quella che oggi, giovedì 11 maggio 2023, intorno alle 10, è arrivata nella posta di redazione proveniente dallo staff della comunicazione di Rucco. In esso, a firma di “tutte le liste del centrodestra civico a sostegno di Francesco Rucco per il 2023/2028“, si segnalava che, riportiamo fedelmente, “la Polizia Locale ha verificato le irregolarità compiute da tre soggetti politici nell’uso delle loro sedi elettorali e li ha denunciati tutti e tre alla Prefettura. Parliamo esattamente di Giacomo Possamai, della sua lista civica e di Claudio Cicero“.

I fatti sarebbero riferiti a inosservanza delle leggi sull’esposizione di loghi e simboli dei candidati nelle rispettive sedi elettorali.

Abbiamo dato quindi pubblicazione del comunicato (leggi qui) sulle presunte irregolarità in campagna elettorale e, contemporaneamente, avviato una verifica del suo contenuto, rivolgendoci al comando della Polizia Locale di Vicenza. Intorno alle 13, la vice comandante Nives Pillan, facente veci del comandante in malattia, ci ha anticipato che nel periodo della campagna elettorale (non ieri, ndr) queste sanzioni hanno interessato quasi tutte le liste e, soprattutto, che “nulla è stato trasmesso ad oggi alla Prefettura di Vicenza”.

Inoltre, ci ha precisato che è stata inviata una nota all’ufficio stampa del Comune, da cui dipende la loro comunicazione, per informare sulla realtà dei fatti. Quando la riceveremo anche noi potremo quindi avere maggiori dettagli, ma la sostanza della vicenda appare già ben precisa.

Il principale bersaglio della “ardita” comunicazione dello staff di Francesco Rucco, Giacomo Possamai, candidato sindaco del centro sinistra, ha inviato un suo commento a quanto accaduto.

“Ci è parso subito molto grave – spiega Possamai – leggere questa uscita del sindaco, tanto più perché non avevamo e non abbiamo ricevuto alcuna notizia né tanto meno verbali dalla Polizia Locale. Per capire meglio di cosa si trattasse, abbiamo contattato il Comando, che ci ha confermato che al momento non esisteva ancora un verbale e che nulla era stato notificato a nessuno“.

Il candidato coglie e sottolinea alcuni aspetti che contribuiscono a tratteggiare come grave quanto successo: “In pratica – dice -, il sindaco uscente costruisce un attacco elettorale sulla base di informazioni interne agli uffici di cui è il capo, per accusare i suoi avversari politici di illeciti o peggio. Non solo: da successive verifiche, ci risulterebbe che gli stessi rilievi siano stati fatti a diverse sedi della campagna di Rucco stesso. Insomma, un autogol incredibile per il sindaco.

Oggi – ancora Possamai – abbiamo assistito, increduli, a una delle azioni più gravi e insieme grottesche attuate dal sindaco uscente nel tentativo disperato di infangare i suoi avversari. Con un chiaro e gravissimo abuso del potere che ha, in quanto capo dell’amministrazione.

Cercare di usare la Polizia Locale contro gli avversari politici è un’azione orribile, che richiama esperienze condannate dalla storia, nel segno di un totale spregio per la democrazia. Poi, per fortuna, quest’amministrazione è così inadeguata che persino il tentativo di intimidazione gli si è ritorto contro, e in modo ridicolo. Rucco studia da piccolo dittatore di provincia, ma assomiglia di più al pasticcione ispettore Clouseau della Pantera Rosa”.

E neanche la maschera del candidato di centro destra, come “ritratto” scherzosamente da Rete Veneta, riesce a nascondere le sue irregolarità nel denunciare… irregolarità artefatte.


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