LR Vicenza. Sconfitta meritata con la Juventus Next Gen. Poggi: i limiti sono chiari, bisogna superarli subito

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LR Vicenza
Federico Valietti è stato il miglior biancorosso ad Alessandria (foto dal sito della società)

Il campionato è arrivato a due terzi del calendario, il giro di boa sarà dopo il turno infrasettimanale di mercoledì prossimo, e, quindi, il consuntivo non è più tanto parziale: il Girone A della Serie C è di un livello mediocrissimo. Se l’LR Vicenza perde contro una squadra di Under, se la FeralpiSalò si fa battere in casa da una Virtus Verona che cerca di evitare la retrocessione, se il Padova va vicinissimo alla vittoria sulla capolista Pordenone, vuol dire che: primo, il livello tecnico-tattico è scadente; secondo, le squadre in testa alla classifica sono tutt’altro che lanciate in una corsa a tre per il primo posto; terzo, che il lavoro dei vari direttori (sportivi, tecnici, generali, ecc.) non è riuscito a costruire realtà come quella del SudTirol l’anno scorso.

La sessione invernale del Calciomercato è in chiusura ma, se continua così, difficilmente porterà alle candidate alla promozione rinforzi tali da garantire il cambio di marcia. I giocatori più richiesti preferiscono le squadre degli altri due gironi, quello A è poco attrattivo, figurati se qualcuno si sogna di scendere addirittura di categoria.

Il confronto con gli altri due raggruppamenti è impietoso: Catanzaro e Reggiana hanno già la promozione in tasca grazie ai vistosi vantaggi già acquisiti, mentre, in quello A, dalla prima alla sesta ci sono appena sei punti. Non solo non c’è la squadra ammazza-campionato ma nemmeno si vede quale potrebbe piazzare la volata vincente. Manca solo un mese al fatidico marzo che di solito decide la stagione, ma, continuando così, sarà uno strazio arrivare in fondo fra tonfi e discontinuità.

L’LR Vicenza paga i propri errori con la Juventus Next Gen

L’analisi della sconfitta dell’LR Vicenza sul campo della Juventus Next Gen porta ad una sola conclusione: i biancorossi hanno perso soprattutto a causa dei propri errori. Hanno sbagliato gli attaccanti che non sono riusciti a mettere nella porta bianconera le numerose palle gol che hanno avuto a disposizione. hanno sbagliato i difensori incapaci di arginare due azioni-fotocopia degli avversari che hanno procurato un rigore e una rete, che, fra l’altro, il portiere Confente avrebbe potuto evitare senza nemmeno fare il fenomeno.

La squadra non era in versione ridotta o rabberciata, tant’è che l’allenatore ha potuto fare le sue scelte, le sue rotazioni e i suoi cambi. La condizione non poteva che essere ottimale visto che gare infrasettimanali non ce n’erano state e che i test atletici di qualche giorno prima avevano dato ottimi esiti. Il morale? Dopo il 3-0 rifilato all’AlbinoLeffe una settimana prima, c’era stato un pieno di autostima.

Ciò non ostante l’LR Vicenza che ha una rosa valutata la seconda del campionato, che vanta il miglior attacco, che scende in campo con giocatori come Ronaldo, Dalmonte e Ferrari, cioè tre star assolute, è riuscito a prenderle contro una squadra di ragazzini nati tutti dopo il 2001, rimediando per di più cinque ammonizioni e un rigore.

È pacifico che c’è qualcosa che non va

Le spiegazioni le devono dare i tecnici, che hanno l’improrogabile obbligo di trovare quanto prima i rimedi. I problemi sono ormai sufficientemente chiari. Manca la continuità che, in un campionato così mediocre, basterebbe per primeggiare e che, invece, i biancorossi mai dall’inizio hanno avuto, alternando una fase di rendimento scadente (l’era Baldini) alla serie positiva di nove turni dopo l’avvento di Modesto, passando da vittorie vistose a sconfitte penose, giocando talvolta bene (ma al massimo mezza partita) e, spesso, senza personalità né agonismo.

Un’altra evidenza è che la rosa non sta dando i risultati attesi. L’uomo attorno a cui si era costruita la squadra, il play Ronaldo, ha sommato 15 presenze (3 delle quali nei finali di gara) e 1.105’ e non è mai stato decisivo. Gli altri due centrocampisti su cui si era puntato, Cavion e Scarsella, hanno meritato più insufficienze che voti positivi. Rolfini, capocannoniere del Girone B 2021-2022, è risultato forse la maggiore delusione tant’è che si sta cercando un altro attaccante sul mercato. I difensori sono quel che sono, nessuno è un fenomeno e hanno tutti lo stesso problema, la velocità. Nessuno dei giovani, sia quelli provenienti dal Settore Giovanile che quelli acquistati, è finora esploso.

 

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Gianni Poggi
Gianni Poggi risiede e lavora come avvocato a Vicenza. È iscritto all’Ordine dei giornalisti come pubblicista. Le sue principali esperienze giornalistiche sono nel settore radiotelevisivo. È stato il primo redattore della emittente televisiva vicentina TVA Vicenza, con cui ha lavorato per news e speciali ideando e producendo programmi sportivi come le telecronache delle partite nei campionati del Lanerossi Vicenza di Paolo Rossi, i dopo partita ed il talk show «Assist». Come produttore di programmi e giornalista sportivo ha collaborato con televisioni locali (Tva Vicenza, TeleAltoVeneto), radio nazionali (Radio Capital) e locali (Radio Star, Radio Vicenza International, Rca). Ha scritto di sport e di politica per media nazionali e locali ed ha gestito l’ufficio stampa di manifestazioni ed eventi anche internazionali. È stato autore, produttore e conduttore di «Uno contro uno» talk show con i grandi vicentini della cultura, dell’industria, dello spettacolo, delle professioni e dello sport trasmesso da TVA Vicenza. Ha collaborato con la testata on line Vvox per cui curava la rubrica settimanale di sport «Zero tituli». Nel 2014 ha pubblicato «Dante e Renzo» (Cierre Editore), dvd contenente le video interviste esclusive a Dante Caneva e Renzo Ghiotto, due “piccoli maestri” del libro omonimo di Luigi Meneghello. Nel 2017 ha pubblicato per Athesis/Il Giornale di Vicenza il documentario «Vicenza una favola Real» che racconta la storia del Lanerossi Vicenza di Paolo Rossi e G.B. Fabbri, distribuito in 30.000 copie con il quotidiano. Nel 2018 ha pubblicato il libro «Da Nobile Provinciale a Nobile Decaduta» (Ronzani Editore) sul fallimento del Vicenza Calcio e «No Dal Molin – La sfida americana» (Ronzani Editore), libro e documentario sulla storia del Movimento No Dal Molin. Nel 2019 ha pubblicato per Athesis/Il Giornale di Vicenza e Videomedia il documentario «Magico Vicenza, Re di Coppe» sul Vicenza di Pieraldo Dalle Carbonare e Francesco Guidolin che ha vinto nel 1997 la Coppa Italia. Dal 9 settembre è la "firma" della rubrica BiancoRosso per il network ViPiù, di cui cura anche rubriche di cultura e storia.