Manovra 2023, cosa ne sarà del Fir? Sulla questione resta incertezza

1558
Fir, Fondo Indennizzo Risparmiatori, il portale Consap manovra 2023
Fondo Indennizzo Risparmiatori, il portale Consap

La manovra 2023 mette la parola fine ai ristori del Fondo d’indennizzo (Fir) per i truffati delle banche?

C’è un punto di domanda nella vicenda, come dalle anticipazioni fornite poche ore fa da ViPiù sul tema.

Come ha scritto il nostro direttore “Ieri alle 23 e 06 avevamo titolato ‘FIR, anteprima emendamento maggioranza: a governo e MEF i 500 mln residui. Giorgetti, speranza o conferma di dubbi?‘ pubblicando in anteprima l’emendamento dei relatori di maggioranza della legge di bilancio.

Se approvato in aula avrebbe ridato tempo fino al 30 giugno 2023 a chi vorrebbe essere riammesso agli indennizzi del Fondo Indennizzo Risparmiatori dopo errori o difetti di compilazione delle proprie richieste di indennizzo, mentre avrebbe cancellato gran parte dei 500 milioni residui del FIR attesi da chi aveva ha già lecitamente incassato il 30% previsto dalla legge 145 e li avrebbe ‘girati’ a chi, tra governo Meloni (FdI) e dirigenti del Mef, di cui è ministro Giancarlo Giorgetti (Lega), è a caccia anche delle briciole per dispensare qualche bonus qui e là, tra i tanti promessi in campagna elettorale ben sapendo, però, che di soldi non ce n’erano”.

Ma – ha ancora aggiunto Coviello – “l’emendamento di cui parliamo, che con tutte le sue problematicità lasciava almeno qualche margine di interpretabilità per non chiudere la pratica Fir, alle 3,20 di stamattina, a poche ore dalla sua formulazione e presentazione, veniva, comunque, ritirato, come da stralcio del documento della commissione bilancio in copertina.

Perché e per fare cosa al momento non si sa, per cui è anche difficile fare ora commenti sul fatto o sulla possibilità che venga presentato e approvato un nuovo emendamento o un ordine del giorno che ridiano ai risparmiatori azzerati da BPVi, Veneto Banca, Banca Etruria, Carife, CariChieri e Banca Marche la speranza di essere “riesaminati” per quelli “bocciati” in prima istanza dalla Commissione Tecnica affiancata a Consap e la possibilità per quelli che hanno legittimamente già ricevuto il 30% di vederlo rimpinguato con quota parte del residuo di 500 milioni ancora disponibile”.

Del Fir si è occupato nell’edizione di oggi Repubblica in un’ampio spazio dedicato all’analisi dettagliata della Manovra 2023. Il noto quotidiano scrive: “La manovra 2023 mette la parola fine ai ristori del Fondo d’indennizzo (Fir) per i truffati delle banche, per il quale si era battuto Salvini tre anni fa. La legge prevedeva che venissero redistribuiti i fondi rimanenti, circa 500 milioni, calcolano le organizzazioni interessate. Gli indennizzati sarebbero passati così da una quota di ristoro del 30% al 40-45%. Ma un emendamento chiude l’attività del Fir”, conclude La Repubblica.

Bisogna quindi attendere. Va ricordato che la manovra 2023, oggi in Aula, domani riceverà o meno la fiducia per poi avviarsi all’approvazione definitiva. Il tempo scorre e ci sono 140 mila famiglie che aspettano certezza.