Matteo Salvini contro don Marco, intervengono Sbrollini e Rolando

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Matteo Salvini in divisa da poliziotto dopo le felpe
Matteo Salvini in divisa da poliziotto

Cosa ha mai detto il reverendo? Proprio Salvini parla? – scrive la senatrice Pd Daniela SbrolliniLui che ha costruito la sua carriera a suon di insulti: contro gli stranieri, contro gli africani, contro la Fornero, contro Monti, contro il Pd, contro Renzi, contro i funzionari Europei, contro Malta, contro il Lussemburgo, contro la Francia. E sicuramente ne dimentico parecchi altri.

E sempre con toni insolenti, irrispettosi, irriverenti e minacciosi. Il ritornello del suo disco rotto che usa con chi lo contesta è: si candidi se ha da dire qualcosa. Ovviamente il retropensiero è che un cittadino non ha diritto di contestare il suo operato, nel merito e nei modi.

Le difese di ufficio dei leghisti sono praticamente inutili banalità. La questione è che un prete coraggioso, che difende i principi del Vangelo che insegna e promuove la carità ed il rispetto, di fronte ad atteggiamenti contrari a questi principi, si ribella. Con coerenza. Come ha preso posizioni su altre ingiustizie in anni passati, ora chiede umanità nella gestione di una questione seria e difficile. Ma che ha come soggetti (soccombenti ed impotenti) uomini.

Uomini. No barche e barchette come dice Salvini. Uomini. Non mi sembra che don Bedin faccia un ragionamento da politico. Tutt’altro. Mi sembra che raccolga invece la sfida che il Papa ha fatto ai suoi sacerdoti ed ai suoi fedeli. Quali sarebbero poi le parole “gravi e inqualificabili”; quale sarebbe la “maniera così sfacciata e volgare”; dove sarebbe l’odio ed il risentimento”?

“Che la grande maggioranza dei vicentini e dei suoi parrocchiani condivida la azione politica della Lega e quella del loro leader Salvini forse è vero. Oggi. Ma questo non vuol dire sia giusto fare come fa Salvini. Non lo è nei fatti, non lo è nella morale civile che si ispira alla nostra Costituzione. Non lo è certamente nel messaggio che Gesù ha lasciato ai suoi fedeli.
Lo dico proprio come Mara Bizzotto, ma all’incontrario: Don Bedin continui “a fare bene il suo mestiere e si prenda cura delle anime dei fedeli” e quindi coltivi la coscienza e l’umanità. Come sembra saper fare bene.

Perché di ipocriti, opportunisti e farisei, è troppo piena la nostra società.


Da candidato ed eletto – scrive Giovanni Rolando, consigliere comunale Pd – ognuno è libero di esprimere il proprio pensiero. Anche senza doversi candidare. Mai letto don Luigi Sturzo? Legga, se ancora non l’ha fatto, l’appello ai Liberi e forti. Ricorre quest’anno il centenario della nascita del fondatore del Partito Popolare. E’ una buona occasione per noi tutti per imparare.

Ogni persona che abbia il dono della fede oppure no può sentire la responsabilità che diventa azione attiva con la parola o le opere per migliorare la vita civile e sociale di tutti. Per una società più giusta. Perché sente l’assillo di reagire come può alla cultura della morte.

Lei egregio signor Ministro invita tutti a candidarsi come condizione per poter esprimere il liberamente il proprio pensiero. Lo fa continuamente. Con i procuratori della Repubblica Italiana, come con i ministri del culto.

Nel piccolo, insieme con tanti altri, mi sono candidato e grazie al voto di una parte del popolo sono stato eletto in consiglio comunale il 10 giugno scorso. Da candidato eletto Le dico che ci ricordiamo tutti quando a Vicenza, in occasione della Hit Show firmò prima delle elezioni politiche il patto con la lobby delle armi. Per una manciata di voti in più. Posso dire?

Ormai il suo mantra di invito a candidarsi chi esprime un pensiero critico appare logoro e stantio. Ognuno ha il diritto di esprimersi liberamente senza che il ministro dell’interno lo inviti a scendere o salire in politica.

Ci sarò anch’io da eletto dal popolo all’inaugurazione della Fiera sabato a Vicenza. È un dovere istituzionale partecipare e rendersi conto di come si svolgono gli avvenimenti pubblici del territorio. Spero perciò di riuscire a consegnarLe di persona la presente lettera.