Morti sul lavoro: 606 da inizio anno di cui 40 in Veneto ma Cgil, Cisl e Uil “salutano con favore” progetto di formazione: basterà?

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Morti sul lavoro: le notizie che mancano
Morti sul lavoro

Qualche dato sui morti sul lavoro dopo 10 mesi di un anno orribile che sta diventando addirittura peggiore rispetto al 2018. Il massacro continua ed è devastante. E intanto CGIL-CISL-UIL hanno fatto un comunicato (il 23-10-2019) con il quale salutano con favore l’avvio del progetto di Formazione sulle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro … (vedi allegato). Sono sconcertato, ma si può pensare che si possa ridurre la cosa in formazione dei lavoratori? E, ad essere maliziosi, chi farà i corsi e chi ci guadagna?

Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro Report morti sul lavoro nei primi dieci mesi del 2019.  L’unico sito in Italia che monitora in tempo reale i morti sul lavoro, attivo dal 1° gennaio 2008 Sono 606 i morti sui luoghi di lavoro dall’inizio dell’anno, ma se ci aggiungiamo i morti sulle strade e in itinere superiamo già i 1200 morti complessivi, così come fanno altri sommano i morti sui luoghi di lavoro e quelli che hanno perso la vita sulle strade e in itinere. Il 31 ottobre del 2018 erano dall’inizio dell’anno 613 -1,2%”

Assistiamo a un piccolo calo, ma ricordiamoci che il 2018 è stato l’anno con più morti sui luoghi di lavoro da quando nel 2008 è stato aperto l’Osservatorio. Ricordiamo anche che noi abbiamo sempre più morti sui luoghi di lavoro, perché li contiamo e monitoriamo tutti, anche agricoltori, già 131 di tutte le età schiacciati dal trattore, lavoratori in nero, e che hanno altre assicurazioni diverse da quelle dell’INAIL che assicura solo una parte dei lavoratori.

Erano 551 il 31 ottobre del 2008 + 9%. Purtroppo c’è stato sempre ogni anno un incremento delle morti. Altro che cali che ci propinano è giustificare i miliardi di euro spesi sulla Sicurezza senza risultati. È la provincia di Roma con 23 morti in testa a questa triste classifica. Più giù potete trovare i morti sui luoghi di lavoro di ciascuna provincia. È l’agricoltura con 188 morti complessivi sui luoghi di lavoro che registra il numero maggiore di vittime con ben il 31% complessivo, sono stati 93 i morti sui luoghi di lavoro in edilizia, il 15% sul totale 8ma ricordiamoci che anche in questa categoria ce ne sono almeno altrettanti che sono morti sulle strade e in itinere. Segue l’autotrasporto (di tutte le categorie) che ha complessivamente il 12,9%. L’industria ha 59 morti e questa categoria comprende i lavoratori di tutte le industrie, sono il 9,7% complessivo. Seguono una miriade di professioni che non sto a elencare per l’elenco lunghissimo. Sembra incredibile ma sono ben 152 i morti sui luoghi di lavoro che superano i 61 anni e sono complessivamente il 25% di tutti i morti sui luoghi di lavoro, molti sono agricoltori schiacciati dal trattore ben 109 hanno un’età superiore a 60 anni. Gli stranieri morti sui luoghi di lavoro sono stati in questi 10 mesi sono stati sui luoghi di lavoro 71 e rappresentano l’11,7% dei morti, occorre anche qui ricordare che non ci sono i morti sulle strade e in itinere. Mi chiedo e ci chiediamo cosa stanno facendo i vari ministri che se ne dovrebbero occupare e non lo fanno, Cosa fanno le Commissioni che alla Camera dei Deputati e del Senato che si occupano di lavoro. In questi 12 anno c’è stato un netto peggioramento del fenomeno, ma nessuno fa niente di concreto. Solo burocrazia che si autoalimenta e buona solo a far spendere soldi della collettività. Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio, per avere situazioni specifiche potete chiederle attraverso mail. Curatore Carlo Soricelli metalmeccanico in pensione e pittore da 50 anni

 

In questi 12 anni di monitoraggio dell’Osservatorio sono morti oltre 17000 lavoratori senza vedere le istituzioni e la politica fare qualcosa contro questa strage 31 ottobre 2019 Dall’inizio dell’anno sono morti 1222 lavoratori (compresi i morti sulle strade e in itinere) di questi 606 sui luoghi di lavoro. sono 30 gli schiacciati dal trattore con la Ministra Teresa Bellanova a guida delle Politiche Agricole. 135 sono stati schiacciati da questo mezzo dall’inizio dell’anno. N.B I dieci lavoratori morti nella tragedia aerea in Etiopia non sono conteggiati come morti sui luoghi di lavoro

 

Aperto il 1° gennaio 2008 in memoria dei sette operai della Thyssenkrupp di Torino morti poche settimane prima

 

MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province sono esclusi i morti in itinere e sulle strade, tenete presente che i morti in itinere e sulle strade sono almeno altrettanti rispetto a quelli segnalati qui sotto nelle Regioni e Province. Ma noi preferiamo tenerli separati perché richiedono altri interventi, che sono diversi da quelli delle morti sui Luoghi di Lavoro

LOMBARDIA 81 Milano (12), Bergamo (12), Brescia (14), Como (8), Cremona (5), Lecco (3), Lodi (2), Mantova (6), Monza Brianza (10), Pavia (6), Sondrio (1), Varese (4)

CAMPANIA 60 Napoli (13), Avellino (17), Benevento (6), Caserta (11), Salerno (13). LAZIO 44 Roma (24), Viterbo (5) Frosinone (9) Latina (3) Rieti (3)

SICILIA 42 Palermo (13), Agrigento (7), Caltanissetta (1), Catania (7), Enna (), Messina (4), Ragusa (2), Siracusa (3), Trapani? (5)

PIEMONTE 40 Torino (13), Alessandria (9), Asti (2), Biella (), Cuneo (11),Novara (5), Verbano-Cusio-Ossola () Vercelli

VENETO 40 Venezia (4), Belluno (3), Padova? (3), Rovigo (2), Treviso (7), Verona (15), Vicenza (6) )

EMILIA ROMAGNA 42 Bologna (10), Rimini (4). Ferrara (3) Forlì Cesena (2) Modena (3) Parma (7) Ravenna (3) Reggio Emilia (5) Piacenza (5).

TOSCANA 32 Firenze (3), Arezzo (3), Grosseto (7), Livorno (5), Lucca (2), Massa Carrara (1), Pisa? (6), Pistoia (2), Siena (1) Prato (2)

PUGLIA 31 Bari (7), BAT (3), Brindisi (2), Foggia (12), Lecce (5) Taranto (2)

TRENTINO ALTO ADIGE 22 Trento (10) Bolzano (12). ) ABRUZZO 17 L’Aquila (3), Chieti (6), Pescara (6) Teramo (1)

BASILICATA 17 Potenza (7) Matera (10). ).

CALABRIA 14 Catanzaro (2), Cosenza (3), Crotone (4) Reggio Calabria (2) Vibo Valentia (3)

FRIULI VENEZIA GIULIA 14. MARCHE 14 Ancona (2), Macerata (6), Fermo (2), Pesaro-Urbino (3), Ascoli Piceno(1). Trieste (5), Gorizia (2), Pordenone (3), Udine (3).

UMBRIA 11 Perugia (10) Terni (1 SARDEGNA 11 Cagliari (4), Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (), Nuoro (1), Ogliastra (), Olbia-Tempio (1), Oristano (1), Sassari (3). Sulcis iglesiente ()

LIGURIA 9 Genova (2), Imperia (4), La Spezia (1), Savona (2) Molise 7 Campobasso (6), Isernia (1). VALLE D’AOSTA (3)

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Giorgio Langella
Giorgio Langella è nato il 12 dicembre 1954 a Vicenza. Figlio e nipote di partigiani, ha vissuto l'infanzia tra Cosenza, Catanzaro e Trieste. Nel 1968 il padre Antonio, funzionario di banca, fu trasferito a Lima e lì trascorse l'adolescenza con la famiglia. Nell'ottobre del 1968 un colpo di stato instaurò un governo militare, rivoluzionario e progressista presieduto dal generale Juan Velasco Alvarado. La nazionalizzazione dei pozzi petroliferi (che erano sfruttati da aziende nordamericane), la legge di riforma agraria, la legge di riforma dell'industria, così come il devastante terremoto del maggio 1970, furono tappe fondamentali nella sua formazione umana, ideale e politica. Tornato in Italia, a Padova negli anni della contestazione si iscrisse alla sezione Portello del PCI seguendo una logica evoluzione delle proprie convinzioni ideali. È stato eletto nel consiglio provinciale di Vicenza nel 2002 con la lista del PdCI. È laureato in ingegneria elettronica e lavora nel settore informatico. Sposato e padre di due figlie oggi vive a Creazzo (Vicenza). Ha scritto per Vicenza Papers, la collana di VicenzaPiù, "Marlane Marzotto. Un silenzio soffocante" e ha curato "Quirino Traforti. Il partigiano dei lavoratori". Ha mantenuto i suoi ideali e la passione politica ed è ancora "ostinatamente e coerentemente un militante del PCI" di cui è segretario regionale del Veneto oltre che una cultore della musica e del bello.