Naclerio dopo Berengo in FdI con Berlato: non è Rucco ma la capogruppo Siotto a perdere pezzi

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Simona Siotto e Francesco Rucco
Simona Siotto e Francesco Rucco

Dopo Andrea Berengo la lista RuccoSindaco perde un altro pezzo con Nicolò Naclerio, che, come lo “sportivo” Berengo, passa dalla lista civica della capogruppo Simona SiottoFratelli d’Italia, partito del coordinatore regionale Sergio Berlato, politico di lungo corso, già più volte europarlamentare e pronto a tornare in Europa da dove è stato “scacciato” per essersi reso colpevole del reato di lesa maestà avendo denunciato il malaffare del sistema Galan, allora uomo forte del PdL in cui militava anche il re dei cacciatori.

Sui perché politici di prospettiva dell’approdo in FdI di ben due consiglieri su 10 della lista Rucco ne parleremo dopo mostrando anche i video della conferenza stampa (interessanti anche per altri aspetti), ma su un fatto il sindaco Francesco Rucco dovrebbe riflettere: se Berengo e Naclerio hanno lasciato non la sua maggioranza, la cui genesi ha anche oggi fortemente rivendicato Berlato, ma la sua lista, non è certo lui a perdere pezzi ma la sua capogruppo Simona Siotto.

Dei dieci eletti Siotto, nota anche a molti dei suoi colleghi di cordata e di pensiero per il suo carattere forte (“caratteraccio”?), era l’unica espressione di Giorgio Conte che con la sua mai amica Elena Donazzan aveva stretto un’alleanza per vedere prima lui, poi lei come candidati a palazzo Trissino.

Spaiate le carte da Berlato, che con le sue mosse ardite e tenaci aveva compattato il centro destra intorno al candidato poi risultato vincitore, Conte si è dovuto accontentare (posti di sotto governo, magari, a parte) del consigliere Simona Siotto issata a capo gruppo e Donazzan del suo segretario Silvio Giovine come assessore… part time.

E Siotto, forse abituata nel suo lavoro a comandare a bacchetta, ha subito dimostrato di non essere granché predisposta ad imparare l’arte della politica che vuol dire anche mediazione e ricerca del consenso, non solo imposizione.

Ed è così che, dopo aver attaccato per un lungo periodo iniziale vari “suoi” assessori per obiettivi non chiari o fin troppo chiari, ecco che la timoniera della lista RuccoSindaco vede assottigliarsi ulteriormente il gruppo a lei affidato e si scaglia prima contro Berengo, poi oggi contro Naclerio magari senza interrogarsi sui perché interni.

Se non ricorda subito di essere un’esponente di totale minoranza della lista, la Siotto porterà di questo passo anche il gruppo ad essere minoranza nella maggioranza?

Questa è la domanda che da oggi un politico avveduto si farebbe.

Francesco Rucco se l’è posta?