Nel Pd di Moretti, Sbrollini e Variati “morale” in 2° piano per un pugno di dollari. O di voti

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Il consigliere regionale Pietro Dalla Libera, passato recentemente dalla lista Alessandra Moretti presidente alla maggioranza di centro destra, “non ha più alcun ?obbligo morale’ nei confronti dell’associazione Alessandra Moretti Presidente, perché ha trovato un accordo e saldato il debito“: così ha dichiarato l’ex parlamentare europea del Pd sconfitta in Veneto da Luca Zaia parlando dei contributi economici reclamati dalla lista di centrosinistra con cui era stato eletto Dalla Libera (nome omen) e ora versati dal transfuga. 


Per un pugno di dollari secondo la Moretti, quindi, cessa ogni “obbligo morale” verso le idee (?) e gli elettori. Ma questo non vale nel Pd solo per la ex stellina di Bersani, che allora il pugno lo alzava orgogliosamente in alto prima di emigrare anche lei (chi la fa, l’aspetti) di qua e di là…

E sì perchè Daniela Sbrollini, che ora mostra sul petto un’altra stella grazie ai famosi sondaggi del giornale locale confindustriale, quella di parlamentare vicentina più conosciuta, è da tempo che alla sua costante attività sul territorio per questa e quella associazione (di cui pare poi si dimentichi una volta tornata a Roma, chiedere per sapere, ad esempio, a un’associazione “commissariata” ad arte…) affianca incarichi in ambito sportivo, da quello, quando il partito ancora esisteva, di responsabile del settore per il Pd alla serie di presidenze e “madrinaggi” di comitati (per “Vicenza città europea dello sport” a quello per i mondiali di cicilsmo palladiani….) fino all’ultima, recentissima, investitura come Presidente dell’Intergruppo Parlamentare ‘Sport, salute e benessere nel contesto urbano’. Che problema c’è?, vi chiederete. Nessuno se non che un pizzico di buon gusto in più ce lo saremmo aspettati dalla “più conosiuta dai vicentini“, visto che il suo compagno di vita, Flavio Marelli, candidato senza fortuna per Variati nel 2013 e insediato, tra l’altro, nel cda della ex Acque Vicentine da cui non si dimise quando si candidò esibendo a sua lode, invece, l’addio a un incarico (non retributo) in Apindustria, è il patròn di Anthea spa.

E Anthea è una società di brokeraggio assicurativo con base a Vicenza che, in parallelo all’attivismo sportivo della signora Sbrollini, ha espanso enormente la sua attività proprio nel settore sport, sponsorizzando a go go leghe nazionali (dal calcio al volley) e club cittadini (dal tennis, al volley fino al calcio).

Da qui a parlare di conflitto di interessi ovviamnete ce ne passa, tanto più che i nostri politici di centrosinistra, copiando anche in questo quelli di centrodestra, hanno da tempo alienato i proprio diritti e doveri di giudizio “etico” ai giudici di cui attendono coralmente il pronunciamento di terzo grado, salvo prescrizioni…

Ce ne passa ma un po’ di buon gusto in più ce lo saremmo aspettati noi che, anni fa, ci eravamo invaghiti, politicamente, della giovane Daniela Sbrollini che veniva da un lungo percorso di formazione e crescita di partito e ora, più matura, non perde occasione pubblica, soprattutto sportiva, per farsi fotografare accanto chi in lei pare abbia trovato un ottimo… partito.

Lungo percorso quello di Daniela ma che, a parte la ribalta nazionale che sempre gli è stata finora negata, ha seguito da ben prima di lei, e non dà mostra di voler interrompere, Achille Variati, che, dall’alto delle sue elevate prebende maturate in una vita intera da politico, non si concede “per un pugno di dollari“, per carità, ma per un dollaro di consenso in più è disposto a tutto, anche ad avvolgere intorno al collo da vetero democristiano e da eterno camaleonte il fazzoletto rosso da partigiano, lui che non ci risulta abbia mai fatto resistenza… ai poteri del sistema.

Chiedere a Bulgarini per credere.