“E’ un grave errore potenziare l’inceneritore di San Lazzaro a poca distanza dal sito del nuovo Ospedale di Padova”. Lo dichiara in una nota Danilo Bassan, referente regionale del Popolo della Famiglia al Comitato Nazionale, intervenendo sul progetto della IV linea dell’inceneritore di San Lazzaro. “Spiace constatare come ancora una volta la comunicazione sulle decisioni che riguardano un’opera che avrà impatti sulla salute dei Padovani nei prossimi anni, venga presa da una società, Hera, fuori dai luoghi istituzionali senza un dibattito pubblico con i residenti della zona”. “Come Popolo della Famiglia di Padova ci poniamo alcune domande che necessitano di una risposta istituzionale, che non può essere affidata unicamente ad articoli sui quotidiani locali. Se l’obiettivo è ridurre la massa dei rifiuti urbani da trattare attraverso l’incremento ed il miglioramento della raccolta differenziata, è veramente necessaria una quarta linea dell’inceneritore, oppure questa scelta nasconde i legittimi interessi economici di una società quotata in borsa che vuole incrementare la quantità di rifiuti attualmente trattata?”.
Gianpaolo Furlan, presidente del circolo cittadino del Popolo della Famiglia, pone inoltre la domanda sull’eventuale, e non ancora ben definita dismissione delle prime due linee dell’impianto “A nostro avviso la costruzione della nuova linea, che con le nuove tecnologie sarà certamente meno impattante sotto il profilo delle emissioni, ci presenta l’incognita della data di dismissione delle prime e più vetuste linee di trattamento. Aumentare la capacità ed il volume dei rifiuti da trattare, aggiungendo una non meglio specificata capacità di trattamento di percolati provenienti da discariche contenenti Pfas, comporta impatti importanti e pericolosi sulla salute dei cittadini, non solo dei quartieri limitrofi all’impianto, ma per tutta Padova” e prosegue “ci sorprende inoltre che Hera abbia voluto presentare questo ampliamento dell’impianto di San Lazzaro, prima ancora della definizione del nuovo piano sul trattamento dei rifiuti in ambito regionale”. Conclude Bassan con una domanda provocatoria: «Con la nuova quarta linea l’impianto padovano avrebbe la capacità annua di trattamento superiore a quanto gestito dagli impianti di tutto il Veneto. Cosa diremo ai Padovani: “siate efficienti nella raccolta differenziata in città, tanto poi a San Lazzaro bruceremo i rifiuti dell’intera regione?”.
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