Regione veneto, illustrati i Progetti di legge relativi a sette proposte di fusione di Comuni nelle Province di Belluno, Treviso, Vicenza e Padova

91

Seduta dedicata soprattutto ai Progetti di legge di iniziativa della Giunta regionale riguardanti le fusioni di Comuni, quella della Prima commissione permanente del Consiglio regionale del Veneto (Presidente, Alessandro Montagnoli della Lega Nord; Vicepresidente, Claudio Sinigaglia del Partito Democratico) che si è tenuta ieri a Venezia nell’aula consiliare di palazzo Ferro Fini, sede dell’Assemblea legislativa veneta. Hanno partecipato alla seduta anche i Sindaci e i rappresentanti istituzionali delle diverse amministrazioni comunali coinvolte nei processi di fusione. All’attenzione della Commissione, innanzitutto, il Progetto di legge n. 381 per l’istituzione del nuovo Comune di Borgo Valbelluna mediante fusione dei comuni di Mel, Lentiai e Trichiana della provincia di Belluno.
Di seguito, sono stati illustrati gli altri Pdl all’ordine del giorno dell’organismo consiliare e in particolare, relativamente alla Provincia di Vicenza, il n. 382, sull’istituzione del nuovo Comune di Lusiana Conco mediante fusione dei due Comuni collocati territorialmente nella fascia meridionale dell’Altopiano, il n. 384 volto all’istituzione del nuovo Comune denominato Pieve dei Berici mediante fusione dei Comuni di Longare, Castegnero e Nanto, e il n. 387 istitutivo del nuovo Comune denominato Valbrenta mediante fusione dei Comuni di Cismon del Grappa, Valstagna, San Nazario, Campolongo sul Brenta e Solagna.

Nella Provincia di Treviso, interessati al processo di fusione sono i Comuni di Crespano del Grappa e Paderno del Grappa che, come previsto nel Pdl n. 383, potranno dar vita al nuovo Comune denominato Montegrappa.

Per quanto riguarda la Provincia di Padova, infine, sono stati presentati i Pdl n. 385 per l’istituzione del nuovo Comune denominato Riva d’Adige mediante fusione dei Comuni di Castelbaldo e Masi, e n. 386 per l’istituzione del nuovo Comune denominato Terre Conselvane mediante la fusione dei Comuni di Cartura, Conselve e Terrassa Padovana.

“Sono sette i progetti di fusione all’esame della Commissione – ha rammentato il Presidente Montagnoli a margine dei lavori – che riguardano venti comuni nelle province di Belluno, Vicenza, Padova e Treviso. Sono iniziative che partono dal territorio, da comuni di cui conosciamo bene le difficoltà, costretti tra risorse economiche che non possono essere spese e risorse umane sempre meno numerose. È di fondamentale importanza che queste scelte, che non prevedono passi indietro, vengano condivise e ben spiegate ai cittadini che saranno in seguito i primi attori di questo passaggio importantissimo”.

“Sembra si stia avviando un percorso virtuoso – ha sottolineato il Vicepresidente Sinigaglia – che sta portando molti comuni della nostra regione a scegliere la strada della fusione. Qualche perplessità, dal mio punto di vista, l’ha suscitata la fusione dalla quale dovrebbe nascere il nuovo comune denominato Terre Conselvane perché i consigli comunali si sono espressi a maggioranza e non all’unanimità e anche l’esito del sondaggio non è stato brillante: su 17mila persone coinvolte la risposta ha riguardato circa 300 persone e non vorrei ci fosse stata una forzatura dettata dai tempi dell’amministrazione di Terrassa Padovana che andrà in scadenza nel 2019, a differenza di Conselve, che scadrà nel 2023 e Cartura, nel 2021”.

Incardinato in Commissione, infine, anche il disegno di legge n. 391 relativo al riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio derivante dalla sentenza esecutiva del Tribunale di Venezia n. 725 del 25 ottobre 2013, argomento che sarà affrontato nel corso delle prossime sedute.