Investire sul sociale e introdurre il vigile di quartiere per debellare il crimine: le proposte del Psi di Vicenza e del circolo FGS “D.Piccoli”

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Vigile di quartiere
Vigile di quartiere

Il susseguirsi di eventi criminosi a Vicenza – scrive delle nota che pubblichiamo il Psi di Vicenza e il circolo FGS “D.Piccoli” – è la dimostrazione del fallimento delle politiche della destra in materia di sicurezza. Vicenza può essere paradigma di un problema che, con le prossime elezioni politiche ed un’eventuale vittoria della destra di Lega e FdI, potrebbe divenire nazionale.

Esponenti Psi Vicenza a piazza Matteotti
Esponenti Psi Vicenza a piazza Matteotti

Non è solo con l’esercito o, come avviene a Vicenza, con i presidi delle Forze dell’Ordine che si combattono delinquenza e disagio sociale e troppo facile è addossare solo all’immigrazione clandestina i problemi di sicurezza che stanno investendo il capoluogo berico.

E’ necessario potenziare i servizi sociali e di accoglienza, è necessario aumentare il personale della polizia locale, è necessario rafforzare il rapporto di vicinanza con la popolazione introducendo la figura del vigile di quartiere. In buona sostanza è necessario investire, non reprimere.

In questo senso, affidare la vigilanza a personale privato è un modo per delegare ad altri i compiti che il pubblico, l’Ente Locale non è in grado di portare a termine.

                    Luca Fantò                                                  Giuseppe Maria Toscano

Segretario provinciale PSI Vicenza                    Segretario circolo FGS “Domenico Piccoli”