Tari Vicenza, la maggioranza non ci sta: “Era una scelta dell’amministrazione Rucco”

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“Era una scelta dell’amministrazione Rucco”: la maggioranza di governo cittadino appare compatta sul tema Tari a Vicenza. Sono giorni di polemica politica incentrata sugli aumenti in bolletta per la tassa sui rifiuti. Un tema che dalle minoranze è stato cavalcato per dare addosso a Possamai e i suoi.

Nell’ordine, sono andati all’attacco Simona Siotto del gruppo dell’ex sindaco, tornato alla denominazione di Idea Vicenza, ed ex assessora all’Ambiente. Poi è stato il turno del leghista Jacopo Maltauro e di Fratelli d’Italia, per bocca del presidente provinciale di Vicenza, Nicolò Stefano Aldighieri. Tutti concordi: “Questo è il centrosinistra delle tasse” e “quando governavamo noi, nessun aumento“.

Sulla propria pagina Facebook, la reazione del gruppo Civici con Possamai: “La scelta fatta dalla ex amministrazione Rucco di mantenere la tariffa ai livelli del 2021 quando invece il piano economico finanziario del 2022 e ovviamente anche i seguenti sono più alti significa fare una scelta populista, ma non da bravo amministratore.

Questo disallineamento ha creato un buco non da poco per il 2022 e ci ha costretti a fare un conguaglio in concomitanza con ultima rata del 2023, che noi tutti abbiamo ricevuto in questi giorni. Se avessero fatto uscire la prima rata 2023 in tempi corretti, quindi normalmente ad aprile si sarebbe potuto spalmare l’aumento in 3 momenti. Ma c’erano le elezioni e la propaganda populista della destra ha avuto la precedenza.

Il problema politico più grande – proseguono – rimane la perdita di realtà, di razionalità e di consistenza in un mondo fatto di post, chiacchere e confusione. Alcuni rappresentanti dell’opposizione di centrodestra hanno dimostrato l’irrazionalità e la confusione facendo la solita propaganda che lascia davvero perplessità per una decisione presa e ratificata dalla ex giunta Rucco e non attuata per ragioni elettorali o di mera irresponsabilità. Spiace a tutti pagare tasse in più, ma qui il centrosinistra – concludono – non c’entra nulla”.

Su Il Corriere del Veneto la posizione del consigliere comunale di Vicenza del gruppo Partito Democratico – Possamai sindaco, Alessandro Marchetti in merito agli aumenti della Tari: “Non abbiamo fatto altro che dare seguito ad una decisione assunta esattamente con la precedente delibera di consiglio comunale del maggio 2022 (giunta Francesco Rucco) che sanciva, già per il 2023, gli aumenti delle tariffe Tari spalmandoli in tre rate.

Qui il problema per il centrodestra: arrivare in campagna elettorale e dire ai cittadini di questo aumento delle tasse così impopolare in tempi di elezioni o far finta di nulla e lasciare che il fardello gravasse poi in maniera consistente sui cittadini che, non potendo più spalmare gli aumenti in tre rate, si sarebbero trovati a pagare tutto in un’unica soluzione.

Oggi – ha aggiunto – quei nodi sono venuti al pettine e questa giunta ha responsabilmente deciso di procedere, spiegando il 15 dicembre a tutte le associazioni di categoria, con preghiera di informare i loro associati, che con la prima bolletta del 2024 ci sarebbero stati tutti i rincari previsti per il 2023 e non incassati, come sarebbe stato corretto, nelle tre rate previste”.