Tempo di cambiamento a Vicenza: oggi critica chi ha generato i problemi

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Non passa giorno che non si leggano critiche di ogni genere all’attuale amministrazione comunale ed in particolare nei confronti del sindaco Francesco Rucco. L’esercizio della critica, ossia dell’analisi come correttamente significa il termine, è un gran bene, perché porta elementi per una maggiore comprensione del tema/problema affrontato. Purtroppo la critica è ormai intesa come “un dire contro” e poca è l’analisi, soprattutto spesso mancano i riferimenti, anche culturali; si procede per slogan o frasi fatte. Questa è quella che un celebre pensatore di Treviri chiamava la critica ne La Sacra Famiglia la critica della critica critica, che a nulla conduce se non a catene verbali aperte. 
Ma non è solo questo il problema, quello vero è che molti di coloro che criticano sono stati esponenti sia nel vasto pubblico cittadino sia in Consiglio Comunale sia in Giunta Comunale dei dieci anni, diconsi dieci anni, dell’amministrazione Achille Variati. Avete mai sentito o letto, tranne una microscopica del capo dell’opposizione Otello Dalla Rosa, critica a quanto operato dalla precedente amministrazione? Nulla, come da copione ben noto: ciò che appartiene al mio gruppo politico è sempre vero, buono, solidale, giusto e perfino bello, è comunque politically correct. Chi ha in precedenza amministrato o appoggiato l’amministrazione dovrebbe magari analizzare quanto compiuto è argomentare se tutto quello che è stato fatto sia stato nel migliore dei modi possibili, mutuando questo dal dottor Pangloss di volteriana memoria. Poi, come insegna sempre il celebre pensatore procedere ad una indicazione di prospettiva, ovvero quella famosa opposizione propositiva che è rimasto solo un basolo della loro strada.
Che si pensa di cambiare strada e proporre una vera novità? Quella dove nella differenza di proceda al meglio dell’unità per il bene civile? E’ un processo difficile, ma forse potrebbe dare di più, perché in un Comune quello che conta è l’efficace amministrazione dalle piccole alle grandi questioni del Comune. Io spero sempre che questa indicazione possa valere e che la solida demonizzazione dell’avversario abbia termine e questo non per non indicare quello che non va, ma per farlo per costruire una casa comune migliore.

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Italo Francesco Baldo
Italo Francesco Baldo nato a Rovereto, residente a Vicenza è stato ordinario di Storia e Filosofia nel Liceo Classico "A.Pigafetta" di Vicenza.Si è laureato con una tesi su Kant all’Università di Padova, ha collaborato con l'Istituto di Storia della Filosofia dell’Università di Padova, interessandosi all’umanesimo, alla filosofia kantiana, alla storiografia filosofica del Settecento e alla letteratura vicentina in particolare Giacomo Zanella e Antonio Fogazzaro Nel 1981 i suoi lavoro sono stati oggetto " di particolare menzione" nel Concorso al Premio del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali per il 1981 cfr. Rendiconto delle Adunanze solenni Accademia dei Lincei vol. VIII, fasc.5. ha collaborato con Il Giornale di Vicenza, L’Arena, Il Tempo, La Domenica di Vicenza e Vicenzapiù Tra le diverse pubblicazioni ricordiamo La manualistica dopo Brucker, in Il secondo illuminismo e l'età kantiana, vol. III, Tomo II della Storia delle storie generali della filosofia, Antenore, Padova 1988, pp. 625-670. I. KANT, Primi principi metafisici della scienza della natura, Piovan Ed., Abano T. (Pd) 1989. Modelli di ragionamento, Roma, Aracne Erasmo Da Rotterdam, Pace e guerra, Salerno Editrice, Roma 2004 Lettere di un’amicizia, Vicenza, Editrice Veneta, 2011 "Dal fragor del Chiampo al cheto Astichello", Editrice Veneta, 2017 Introduzione a A. Fogazzaro, Saggio di protesta del veneto contro la pace di Villafranca, Vicenza, Editrice Veneta, 2011. Niccolò Cusano, De Pulchritudine, Vicenza, Editrice Veneta 2012. Testimoniare la croce. Introduzione a S. Edith Stein, Vicenza, Il Sileno, 2013.