Ucraina, tutte le iniziative della regione Veneto e dei veneti: donazioni, posti letto pediatrici, forniture sanitarie, tamponi, case e lavoro

386
Il Veneto per Ucraina
Il Veneto per l'Ucraina

Ucraina. Crescono i versamenti sul conto corrente di solidarietà della regione veneto

“La gara di solidarietà dei veneti per aiutare i profughi civili ucraini sta accelerando. Ringrazio tutti quelli che hanno già dato il loro apporto, nella certezza che molti altri si aggiungeranno ora dopo ora” (qui le news pubblicate su ViPiu.it sulla guerra in Ucraina, qui quanto pubblicato sul portale della regione, ndr)

Lo ha detto il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, facendo il punto sulle donazioni giunte al conto corrente intestato a REGIONE DEL VENETO – Causale SOSTEGNO EMERGENZA UCRAINA – Iban IT65G0200802017000106358023 – Bic/swift UNCRITM1VF2, sul quale ieri hanno iniziato a confluire le donazioni dei cittadini.

Alla data di ieri, sul c/c Emergenza Ucraina sono pervenuti 397 versamenti per un importo complessivo di 45.208,00 €. Il precedente, primo rilevamento segnalava un centinaio di versamenti per circa 15 mila euro.

“Sono gesti di grande significato – ha ribadito anche oggi Zaia – perché i primi a muoversi sono sempre i cittadini comuni, gli anziani che magari possono mettere 5 o 10 euro della loro pensione, le famiglie. A loro e a quelli che seguiranno va tutta la nostra gratitudine. Sono peraltro certo che anche entità economiche e imprenditoriali significative aderiranno, perché in questo senso sto ricevendo tante e importanti disponibilità ad aiutare, nei modi più svariati”.

Ucraina. In Veneto già pronti 30 posti letto pediatrici. Zaia: “Veneto mobilitato a tutti i livelli. Una email per chi vuole mettere a disposizione abitazione” 

“Abbiamo già reso disponibili 30 posti per bambini nei nostri ospedali: si tratta di posti nelle oncologie, neonatologie, pediatrie, dialisi pediatriche, chemioterapie. Al momento c’è un solo bambino di 4 anni ricoverato in Oncoematologia Pediatrica all’AO di Padova col papà, medico ucraino, arrivato qui con la famiglia dopo un viaggio della speranza. La nonna, da cui si son rifugiate mamma del piccolo e fratellino, è a Belluno. Oggi pomeriggio arriverà nel reparto di Malattie Metaboliche dell’AOPD un bambino con una malattia genetica ai reni. Abbiamo ipotizzato di trasferire alcuni bambini ricoverati al momento a Cracovia. Attendiamo che siano in grado di affrontare il viaggio. Tutte le Ulss stanno predisponendo ambulatori specifici per l’afflusso di famiglie di profughi, per controlli e registrazione dello stato vaccinale, anche dei bambini”.

Questo ha spiegato questa mattina il Presidente della Regione Luca Zaia nel corso del punto stampa a Marghera, insieme all’Assessore alla sanità e al sociale Manuela Lanzarin, che è stato occasione di fare una relazione sulla situazione relativa agli aiuti all’Ucraina in Veneto.

“Ho chiesto alla Cabina di regia nazionale di pensare rapidamente allo screening all’arrivo per i profughi – ha precisato Zaia -. Fino a ieri sera risultavano eseguiti poco meno di 360 tamponi con un riscontro di circa una quindicina di positivi, ora isolati tra l’ospedale dismesso di Valdobbiadene e le rispettive famiglie di ricongiungimento”.

La Regione del Veneto ha già provveduto ad inviare 10 ambulanze verso l’Ucraina e la Protezione Civile del Veneto ha messo a disposizione della Protezione Civile nazionale un campo di accoglienza per 250 persone, per cui la Regione attende direttive su trasporto e consegna.

Il presidente Zaia ha spiegato come la generosità dei Veneti si stia dimostrando in maniera concreta, a tutti i livelli.

“Stanno arrivando offerte di ogni tipo – ha spiegato -. Al 3 marzo sono già arrivate 397 offerte per un totale di 45.208 euro sul conto corrente appena attivato. Ma ci sono anche tante iniziative individuali. Alcune studentesse di Legge di Verona hanno organizzato una raccolta Facebook e spedito tutto in Ucraina, 6 camion di materiali. Grafica Veneta offre 7.000.000 di mascherine chirurgiche da inviare con la Protezione Civile europea in Ucraina. Avviseremo se sarà necessario del materiale, al momento la questione-appartamenti è regolata dalle Prefetture e l’invio di materiale dalla Protezione civile europea”.

“Date le numerose richieste – ha fatto sapere l’Assessore alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin -, la Regione del Veneto ha attivato anche una email dedicata per chi vuole mettere a disposizione una abitazione per l’emergenza profughi dall’Ucraina: ucraina@regione.veneto.it”.

Forniture sanitarie. Zaia: “il cuore grande dei veneti batte forte e non manca nemmeno l’accoglienza in Veneto”. Bottacin: “domani pronti a partire farmaci e attrezzature per l’emergenza dell’Ucraina.

Farmaci, ma anche dispositivi e attrezzature sanitarie sono pronti a partire domani verso la sede della Protezione Civile nazionale per fornire assistenza in terra Ucraina.

Qualche ora fa, infatti, l’UE ha richiesto al Veneto, come alle altre Regioni, una ricognizione delle forniture sanitarie che, per la Regione del Veneto è stata effettuata tempestivamente dal Dipartimento regionale SUEM, guidato dal Dottor Paolo Rosi, che ha agito da raccordo tra Direzione regionale della Farmaceutica ed Azienda Zero.

“I veneti, lo si può toccare con mano – ha dichiarato il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia – sono per natura generosi. C’è chi, ad esempio, tra i cittadini è anche pronto a mettere a disposizione la propria seconda casa e c’è chi sta già contattando la Protezione Civile regionale al numero verde 800 99 0009 che è stato messo a disposizione per chi desidera mettersi a disposizione per un’eventuale accoglienza/assistenza in Veneto. Il cuore grande dei veneti batte forte e l’accoglienza non manca: ci sono anche le donne e gli uomini della Protezione Civile pronti a tendere le mani e a fornire assistenza e soccorso”.

“E’ stato preparato un elenco puntuale e corposo – ha detto l’Assessore alla Protezione Civile della Regione del Veneto, Gianpaolo Bottacin – che va dai farmaci alle siringhe e alle pompe volumetriche per infusione, fino ad attrezzature portatili di monitoraggio e ambulanze. Materiale sanitario che si rivelerà utilissimo per l’emergenza in Ucraina dove, in questo momento, non si avvertono ancora spiragli per una risoluzione di questa tragedia umana in tempi brevi”.

“Parliamo di una situazione in Ucraina davvero drammatica – ha aggiunto l’Assessore – lì c’è un popolo che continua ad essere aggredito, un popolo dove soccombono i più deboli, tra anziani e bambini; qualcuno riesce a scappare e a trovare anche rifugio da noi in Veneto o in altre regioni italiane dove si riaccende la speranza nel futuro”.

Ucraina. Zaia, sanità veneta attiva. Al 2 marzo sera 211 tamponi con 10 positivita’ al covid”

“La macchina sanitaria attivata dalla Regione per la prima assistenza ai profughi ucraini che giungono in Veneto funziona. Alla serata del 2 marzo, ai vari punti tampone, si erano presentate 211 persone, delle quali 56 sono un folto gruppo di Bambini arrivati a Rubano”.

Lo riferisce il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che si tiene in costante contatto con le strutture regionali della Sanità e della Protezione Civile

“Tra queste persone – riferisce Zaia – sono stati trovati 10 positivi al Covid e sono scattate tutte le misure previste dai protocolli con l’isolamento, come nel caso delle 13 persone ospitate nella struttura di Valdobbiadene. In molti casi, peraltro – conclude Zaia – si tratta di profughi in famiglia per ricongiungimenti o in strutture messe a disposizione di associazioni”.

Ucraina, Zaia “centinaia le offerte di casa e lavoro. Servirà un coordinamento”

“Un aspetto della grande generosità dei veneti, che sta assumendo le caratteristiche di una vera e propria mobilitazione, sono le centinaia di offerte di ospitalità e lavoro che vengono manifestate da famiglie, imprese, organizzazioni turistiche come Federalberghi e il circuito termale”.

Lo riferisce il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, esprimendo la sua gratitudine “a tutti coloro che hanno già fatto gesti di solidarietà e a quelli che ci stanno pensando”.

“Io stesso personalmente, così come la nostra Protezione Civile – riferisce Zaia – abbiamo ricevuto plurimi contatti e offerte, anche di abitazioni, seconde case, case per vacanze. Credo sia ora necessario dare vita a un coordinamento tra tutte le forze in campo, Enti Locali, Prefetture, Organizzazioni benefiche per velocizzare e organizzare la concretizzazione di tutta questa solidarietà. Ricordo – conclude Zaia – che in questo momento le offerte di ospitalità e lavoro vanno presentate alla Prefettura del territorio di residenza”.