“Vicenza é una città per giovani e donne?”, incontro organizzato dal Partito Democratico alleato di Giacomo Possamai candidato sindaco

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Partito democratico:
Partito democratico: "Vicenza é una città per giovani e donne?"

Nella sede del candidato sindaco Giacomo Possamai venerdì 31 marzo sera si é trattato il tema “Vicenza é una città per giovani e donne?“, incontro organizzato dal Partito Democratico che ha riempito la sala di corso San Felice. Il dibattito, coordinato dal candidato consigliere comunale Stefano Dal Pra Caputo, ha visto gli interventi del Segretario Cisl Vicenza, Raffaele Consiglio, dell’ex assessore comunale Francesca Lazzari, componente anche del cda della Fondazione Università di Vicenza e di un altro candidato consigliere, Enrico Grandi, per i Giovani Democratici.

Candidati Partito Democratico a Vicenza
Candidati Partito Democratico a Vicenza

Si é parlato soprattutto di lavoro e Consiglio ha presentato i risultati di una ricerca con 1.800 questionari raccolti tra gli utenti del Caf Cisl.

“É emerso che gli under 35 non vogliono lavorare la domenica e fare gli straordinari – ha spiegato – tra posto fisso e opportunità di crescita, prediligono la seconda per una maggiore formazione”.

“I giovani chiedono più welfare, ma questo é un mondo del lavoro tarato sugli over 35: siamo un Paese di anziani e Vicenza é la provincia del Veneto che perde più giovani lavoratori e attira meno le altre professionalità”.

“Il nuovo sindaco dovrebbe pensare allo sviluppo dell’intera provincia, dovrebbe rilanciare l’attrattività del territorio, tra quindici anni ci saranno 75 mila persone in meno in età di lavoro”, ha concluso Consiglio.

“Le nuove economie – ha spiegato invece Lazzari – potrebbero fare la differenza, i lavori creativi in un territorio come il nostro legati a cultura e turismo potrebbero portare posti di lavoro di qualità e motivanti per i giovani, creando anche una crescita economica di lungo periodo e vitale per il benessere delle persone”.

“Quello che fa la differenza – ha detto Grandi – é il welfare, ad esempio l’asilo nido aziendale in alcune imprese bisogna prenotarlo un anno e mezzo prima e solo l’1,7 per cento delle aziende ce l’ha: il Comune può collaborare con le aziende per organizzare un servizio unitario di asili nido con una programmazione condivisa degli orari”

“Per fare di Vicenza un territorio attrattivo – ha concluso infine Grandi – proponiamo la creazione di una rete delle startup e delle giovani imprese gestita dal Comune, con un servizio di informazione e consulenza su finanziamenti e bandi disponibili e con supporto organizzativo ed economico”.


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