Relazionesimo 2030. Expo Summit Festival delle Relazioni dal 15 al 17 luglio in Fiera. Un nuovo umanesimo generato dalle relazioni umane

497
Relazionésimo
La presentazione di Relazionésimo 2030 nella Sala degli Stucchi del Palazzo Trissino Baston

Si parte dal neologismo “Relazionésimo” coniugato con il millesimo 2030 per arrivare a definire una tre giorni (15-17 luglio) che avrà sede logistica nei padiglioni 7 e 8 della Fiera di Vicenza e un programma sterminato ed eterogeneo raccolto nel titolo “Expo Summit Festival delle Relazioni”. Letteralmente significa fiera-convegno-festival, un mix di eventi collegati a un progetto culturale, sociologico ed economico ma anche artistico e di spettacolo.

L’evento è stato presentato in conferenza stampa nella sede del Comune dal sindaco Francesco Rucco e dell’assessore alla Cultura Simona Siotto, affiancati da Ombretta Zulian e Ketty Panni, le fondatrici di Beate Vivo Farm (è necessaria un’altra traduzione dall’anglo-latino: “fattoria vivo felice”), una srl che ha sede in Zona Industriale a Vicenza e da cui sono nati il progetto e l’organizzazione di “Relazionésimo”. Zulian e Panni sono imprenditrici: la prima è vicentina e amministratore unico di Clips, società di allestimenti fieristici, e la seconda – bassanese – è ceo di Oleodinamica Panni, azienda metalmeccanica di Tezze sul Brenta.

Nel 2020 hanno dato vita alla Farm, che nel proprio sito internet si presenta come “compagine di imprese orientate al mercato che vede nel valore condiviso e nella generatività sociale le uniche vie per fare business e nella felicità l’unico indicatore di successo”. Nel booklet dell’evento sono definite “visionarie imprenditrici italiane” che hanno lo scopo di stimolare la nascita di un “movimento umano, culturale ed economico che affermi l’importanza delle relazioni e dell’amore nella vita, come modello ispiratore e educativo sulla conoscenza del vivere felici”.

Il fulcro di questo po’ po’ di progetto sono le relazioni umane, materia di per sé refrattaria a una definizione unitaria in conseguenza della vastità del relazionarsi, che dovrebbero diventare centrali per la nascita di un nuovo umanesimo. Intellettualmente è un progetto interessante e complesso, che meriterebbe forse una elaborazione preliminare a livello accademico e concettuale. Anche il sindaco Rucco ha ammesso di “non aver capito subito il progetto che gli veniva presentato” ed a cui la amministrazione ha poi concesso il patrocinio.

Tant’è che, invece, il debutto del Relazionésimo avverrà in un Expo Summit Festival di tre giorni, in cui saranno condensate le numerose sfaccettature del tema relazionale e che ha come curatore artistico il regista Duccio Forzano, che ha partecipato in call conference alla presentazione.

Già all’ingresso il visitatore avrà modo di essere catapultato nel “cuore emotivo del Relazionésimo” da una installazione (“Dall’Eden al deserto”), allestita nell’area show, e dalla proiezione di un cortometraggio interpretato da Giuseppe Fiorello.

Poteva mancare Vittorio Sgarbi? Ovviamente no. È infatti il curatore di una mostra di 44 opere inedite di artisti contemporanei. Emilio Casalini, padovano, giornalista di Radio Rai, presenterà un percorso in dodici tappe attraverso luoghi sconosciuti del paese (realizzato con Rai Teche) dedicato alla “bellezza generativa”.

Fra le attrazioni c’è anche un cartellone di spettacoli serali che avranno come protagonisti Giorgio Panariello (testimonial di Relazionésimo), Simone Cristicchi ed Ernesto Assante accompagnato dalla Mark Hanna Band e dalla super ospite Noemi.

L’area Summit comprenderà convegni, congressi con accademici, imprenditori, influencer ed esperti a cui parteciperanno oltre cento relatori ed ospiti. La gamma degli argomenti è vastissima: l’assemblea annuale dell’ANCI Veneto metterà a fuoco le relazioni tra il cittadino e la comunità e il territorio; il meteorologo Luca Mercalli terrà una lectio magistralis sulle relazioni negative degli umani con la Terra che sarà l’evento clou della sezione “Sostenibilità e futuro del pianeta”; a una nuova visione dell’economia “capace di fare il primo passo verso l’Era del Relazionèsimo” saranno dedicati un paio di incontri, di uno dei quali sarà protagonista il sociologo vicentino Ilvo Diamanti.

Di “Fraternariato”, concetto evolutivo del tradizionale Volontariato, si parlerà in un convegno le cui conclusioni saranno affidate al ministro per i rapporti con il Parlamento Federico D’Incà. Quale eredità tramandiamo fra ricchezza economica a ricchezza sociale? La risposta (categoria Relazioni con il Futuro) verrà da un dibattito a cui parteciperanno “illustri personalità del mondo della magistratura, del mondo notarile e dei commercialisti”.

L’inesauribile programma prevede anche convegni sulla malattia, sulla donna, sul cibo e sulla tecnologia, sempre correlati al leit motiv delle relazioni.

Numerosi i patrocini ottenuti da Relazionésimo 2030: a quello del Comune di Vicenza si aggiungono quelli della Regione Veneto (rappresentata alla presentazione dall’assessore Donazzan), della Provincia, di Unioncamere del Veneto, della Camera di Commercio di Vicenza, di Vicenza Città universitaria e di Rai Teche. Si contano anche le adesioni di numerosi enti cittadini (Apindustria, Confartigianato, Federmanager, Centro Servizi Volontariato).

Relazionésimo 2030 si aprirà alle 10 di venerdì 15 luglio e finirà alle 23 di domenica 17. L’orario giornaliero è dalle 10 alle 23. La biglietteria è solo on line: l’acquisto per l’accesso all’expo è all’indirizzo relazionesimo2030.com/biglietti-expo; quello per gli spettacoli all’indirizzo relazionesimo2030.com/biglietti-spettacoli.

Articolo precedenteLr Vicenza sull’altopiano di Asiago: meta del ritiro dei biancorossi!
Articolo successivoNursing Up, De Palma: «Violenza su infermieri: arginare drammatico fenomeno alla radice, con interventi che non possono più attendere»
Gianni Poggi
Gianni Poggi risiede e lavora come avvocato a Vicenza. È iscritto all’Ordine dei giornalisti come pubblicista. Le sue principali esperienze giornalistiche sono nel settore radiotelevisivo. È stato il primo redattore della emittente televisiva vicentina TVA Vicenza, con cui ha lavorato per news e speciali ideando e producendo programmi sportivi come le telecronache delle partite nei campionati del Lanerossi Vicenza di Paolo Rossi, i dopo partita ed il talk show «Assist». Come produttore di programmi e giornalista sportivo ha collaborato con televisioni locali (Tva Vicenza, TeleAltoVeneto), radio nazionali (Radio Capital) e locali (Radio Star, Radio Vicenza International, Rca). Ha scritto di sport e di politica per media nazionali e locali ed ha gestito l’ufficio stampa di manifestazioni ed eventi anche internazionali. È stato autore, produttore e conduttore di «Uno contro uno» talk show con i grandi vicentini della cultura, dell’industria, dello spettacolo, delle professioni e dello sport trasmesso da TVA Vicenza. Ha collaborato con la testata on line Vvox per cui curava la rubrica settimanale di sport «Zero tituli». Nel 2014 ha pubblicato «Dante e Renzo» (Cierre Editore), dvd contenente le video interviste esclusive a Dante Caneva e Renzo Ghiotto, due “piccoli maestri” del libro omonimo di Luigi Meneghello. Nel 2017 ha pubblicato per Athesis/Il Giornale di Vicenza il documentario «Vicenza una favola Real» che racconta la storia del Lanerossi Vicenza di Paolo Rossi e G.B. Fabbri, distribuito in 30.000 copie con il quotidiano. Nel 2018 ha pubblicato il libro «Da Nobile Provinciale a Nobile Decaduta» (Ronzani Editore) sul fallimento del Vicenza Calcio e «No Dal Molin – La sfida americana» (Ronzani Editore), libro e documentario sulla storia del Movimento No Dal Molin. Nel 2019 ha pubblicato per Athesis/Il Giornale di Vicenza e Videomedia il documentario «Magico Vicenza, Re di Coppe» sul Vicenza di Pieraldo Dalle Carbonare e Francesco Guidolin che ha vinto nel 1997 la Coppa Italia. Dal 9 settembre è la "firma" della rubrica BiancoRosso per il network ViPiù, di cui cura anche rubriche di cultura e storia.