Rappresentanze studentesche Università, assessore regione Veneto: “impegno regione superiore a obblighi nazionali”

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Il Tavolo Regionale delle Rappresentanze Studentesche si è riunito oggi a Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale a Venezia, alla presenza dell’Assessore all’Istruzione, dei tecnici della Direzione Istruzione, dei Commissari e dei Direttori degli Esu veneti (Padova, Venezia e Verona) e dei rappresentanti degli studenti delle Università.

L’Assessore ha illustrato le cifre riguardanti le borse di studio, che indicano un forte impegno della Regione: anche per l’anno accademico 2017/18 si riuscirà a garantire la Borsa di Studio a tutti gli studenti idonei. Dal Fondo Integrativo Statale sono stati assegnati agli ESU 11.192.010 euro, dei quali già ripartiti e assegnati con due acconti ben 10.956.868 euro. Per il restante saldo, si è in attesa dell’adozione definitiva del decreto a margine della Conferenza Permanente Stato Regioni dello scorso 8 marzo.

“La Regione – ha precisato l’assessore – ha integrato ulteriormente tali somme con un fondo regionale che ammonta a 5.350.000 euro il cui decreto di assegnazione è di questo mese, cifra di molto superiore rispetto agli obblighi di legge che imporrebbero per le Regioni una contribuzione in quota parte pari al 40%. La Regione ha stanziato 873.195 euro in più rispetto a questo 40% che ammonterebbe a 4.476.804 euro”.

Le restanti somme arrivano dalla tassa regionale per il diritto allo studio, le cui entrate previste ammontano a circa 16.000.000 di euro: 14,8 milioni dei quali già riscossi, 1,2 milioni da riscuotere in corso d’anno.

Da parte loro, gli Esu hanno fornito importanti indicazioni sull’assistenza medica, sull’atteso sblocco dei fondi e sui servizi di supporto psicologico agli studenti.

Si sta valutando la possibilità di attivare opportuni strumenti per garantire una migliore assistenza sanitaria agli studenti fuori sede, attualmente impossibilitati ad avere, nei luoghi in cui studiano, un medico di fiducia senza prima rinunciare al medico di base nel territorio del domicilio.

Inoltre, grazie allo sblocco degli avanzi di amministrazione degli ESU, fino ad ora impossibile a causa di normative nazionali, saranno possibili investimenti strutturali sulle sedi residenziali e sulle mense per gli studenti.

Gli Esu hanno anche avviato da tempo servizi di supporto psicologico e di assistenza psichiatrica per gli studenti, che stanno riscuotendo grande soddisfazione da parte dell’utenza. La privacy fornita e la qualità del servizio reso lo rendono particolarmente apprezzato.

“Il nostro lavoro è per voi, volto a migliorare la vita dello studente nel periodo universitario – ha poi detto la Donazzan rivolta ai suoi interlocutori. Si conosce poco dell’attività degli ESU, che spazia dalla residenzialità alle mense, dall’assistenza psicologica e psichiatrica all’orientamento e ai servizi generali. Abbiamo voluto coinvolgere gli studenti affinché siano parte attiva di questo progetto: la critica è molto costruttiva, ma ancor più costruttivi sono i contributi attivi che dagli stessi possono arrivare”.