Emergenza Gaza: quattro bambini palestinesi feriti sono arrivati in Veneto per cure specialistiche

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bambini palestinesi Veneto

Sono arrivati in Veneto quattro bambini palestinesi provenienti dalla Striscia di Gaza, di età compresa tra uno e undici anni, feriti e bisognosi di cure mediche avanzate e multidisciplinari.

Il loro ingresso nel sistema sanitario regionale è stato possibile grazie al coordinamento della Centrale Remota Operazioni Soccorso Sanitario (Cross), in collaborazione con il SUEM 118 del Veneto.

I quattro bambini sono atterrati all’ospedale militare di Villafranca, a Verona, dove sono stati immediatamente accolti da quattro ambulanze del 118, con personale medico coordinato dai direttori del Suem di Verona, Adriano Valerio, e di Padova, Andrea Paoli.

Due dei piccoli pazienti sono stati trasferiti all’Ospedale Borgo Trento di Verona. Si tratta di un bambino di 5 anni, con un’importante immunodeficienza e in stato di forte denutrizione, ricoverato nel reparto di Oncoematologia pediatrica. Per lui, i medici prevedono circa una decina di giorni per una diagnosi definitiva. Il secondo è un bambino di 14 mesi, affetto da una grave patologia agli organi interni, preso in carico dalla Chirurgia pediatrica; le sue condizioni generali sono discrete e ha già iniziato le prime valutazioni.

L’Azienda Ospedale-Università di Padova sta invece occupandosi di un bambino di 8 anni con lesioni oculari e di un altro bambino di undici anni con ustioni e traumi al volto. Questi due piccoli non sono in pericolo di vita, ma le ferite sono gravi. Resteranno ricoverati in pediatria per permettere ai medici di predisporre un piano terapeutico adeguato, avvalendosi della collaborazione di chirurghi plastici e oculisti. Per ciascuno di questi bambini, è previsto un percorso clinico personalizzato che include anche l’assistenza psicologica.

Con questi nuovi arrivi, sale a otto il numero di bambini feriti a Gaza curati in Veneto nel corso dell’ultimo anno. “Il Veneto – ha detto il presidente Zaia – si conferma, nel 2025, tra le regioni italiane più attive nell’accoglienza e nella cura dei bambini provenienti da teatri di guerra, in particolare dall’Ucraina e dalla Striscia di Gaza.

La Regione non chiude mai le porte in faccia a nessuno, non facendo distinzioni di censo, credo religioso o colore della pelle. Questi piccoli pazienti non sono i primi – dall’inizio della guerra in Ucraina, il Veneto ha fornito assistenza sanitaria a 1.076 minori ucraini – e non saranno neppure gli ultimi”.

Zaia ha infine espresso, a nome di tutti i veneti, un ringraziamento alle Aziende sanitarie coinvolte e a tutti i professionisti impegnati nell’assistenza, orgogliosi di “dare un futuro dignitoso e di speranza a questi piccoli pazienti, vittime di guerre crudeli, che colpiscono civili, spesso minori”.