Carta etica, Vicenza Capoluogo ricorda limite dei due mandati e l’esempio di Soprana a chi la sottoscrisse nel 2013: Nicolai, Colombara, Baccarin e, parzialmente, Giacon e Rossi

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Il rinnovamento della Politica passa anche attraverso alcuni atteggiamenti, semplici ma non scontati, richiesti a chi decide di impegnarsi per il civismo: favorire il rinnovamento della classe politica con la rotazione di cariche e mandati, impegnare il candidato in un solo incarico per volta; incentivare scelte di coerenza e serietà democratica; ridurre i rischi connessi alla creazione nel tempo di sistemi di potere; evitare che la Politica diventi una professione a vita.

È proprio con questo spirito che nel 2013, in accordo con il sindaco Achille Variati, abbiamo chiesto ai trentadue candidati a consigliere della Lista Variati di sottoscrivere con noi una carta etica (clicca qui, ndr), la quale prevedeva tra i vari punti quello di impegnarsi “a non svolgere per più di due mandati completi e consecutivi la stessa carica elettiva o di nomina, anche se già svolti in partiti o gruppi diversi dalla Lista Civica“.
Per noi di Vicenza Capoluogo la carta etica è un documento fondamentale e la sua sottoscrizione è una sfida con noi stessi ed un impegno preso con i cittadini di Vicenza. Nemmeno questa volta intendiamo cambiare le regole del gioco per facilitare possibili candidature, né le nostre, né quelle di amici e alleati politici. Non siamo un Partito, siamo una associazione civica che, alle logiche interne o personalistiche, privilegia la realizzazione di un patto di fiducia e di collaborazione tra cittadini e istituzioni, tra amministratori e organismi di rappresentanza della società civile, attraverso scelte autentiche e concrete come quella, dovuta, di dare il giusto spazio a nuove idee e nuove energie per la città. Alla politica i cittadini chiedono, infatti, sempre di più lealtà, responsabilità e corrispondenza con quanto viene detto o sottoscritto. Pertanto chiediamo alle persone che nel 2013 hanno firmato la carta etica e che stanno valutando di candidarsi per la terza volta, pur avendo già svolto due mandati consecutivi nella stessa carica, di fare un passo indietro e di rispettare gli impegni assunti o di spiegarci il motivo per cui decideranno di non rispettare gli impegni presi e sottoscritti cinque anni fa. La tesi che con la fine dell’esperienza della Lista Variati decadano tutti gli obblighi presi è inconsistente e offensiva: l’impegno è stato preso prima di tutto con i cittadini e con loro deve essere rispettata questa promessa. Serve, a maggior ragione, un codice etico che garantisca chiarezza e trasparenza.
Vicenza Capoluogo crede davvero nello slogan “una nuova stagione” di Otello Dalla Rosa, candidato sindaco che lealmente sostiene, e una nuova stagione passa anche per queste scelte di coerenza, lealtà ed onestà.

Il Consiglio Direttivo di Vicenza Capoluogo

N.B. Qui linkiamo l’elenco dei candidati della Lista Variati che sottoscrissero la Carta Etica e tra cui sono presenti coloro che avranno svolto all’atto della candidatura “due mandati completi e consecutivi la stessa carica elettiva o di nomina anche se già svolti in partiti o gruppi diversi dalla Lista Civica” e, cioè, Umberto Nicolai (due mandati consecutivi da assessore), Raffaele Colombara e Lorella Baccarin (due mandati consecutivi da consigliere). Gianpaolo Giacon, che fa parte convintamente di Vicenza Capoluogo, e “l’indipendente” Fioravante Rossi hanno, invece, già svolto un mandato e mezzo circa, per cui se si ricandidassero e venissero eletti dovrebbero dimettersi a metà mandato come fece cun altro socio di Vicenza Capoluogo ed ex consigliere Stefano Soprana nel 2010 a cui subentrò proprio Giacon.