Centro per la documentazione pedagogica, assessore all’istruzione Giovanni Selmo: “Ridefinire modello di gestione”

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Selmo
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Il nuovo corso del Centro per la documentazione pedagogica e la didattica laboratoriale di via dei Mille parte dalla chiamata a raccolta dei volontari. L’obiettivo è considerare idee e suggestioni per avviare una nuova progettazione condivisa, che consenta di riaprire presto le porte del centro a bambini, famiglie e figure educative. Proprio da via dei Mille l’assessore all’istruzione Giovanni Selmo invita quindi i volontari che negli anni hanno già operato nella struttura, così come nuovi cittadini e associazioni interessati a dare la propria disponibilità, a partecipare al primo momento di confronto in programma lunedì 4 settembre, alle 16.30, nella sala Stucchi di Palazzo Trissino. Volontari e associazioni sono stati invitati all’incontro anche con una lettera, inviata dall’assessore in questi giorni.

“Il nostro obiettivo è far sì che il Centro offra servizi e opportunità a bambini, famiglie e agenzie educative, come è stato per lungo tempo, nel rispetto della filosofia che ha portato alla sua creazione – spiega l’assessore all’istruzione Giovanni Selmo -. Da agosto la struttura è chiusa, ma solo per il tempo necessario a ridefinire un modello di gestione che garantisca un’offerta che possa spaziare tra laboratori, incontri serali e sportelli di consulenza”.

Le attività nel Centro negli anni scorsi hanno subito uno stop a causa della pandemia. Sono poi riprese da fine 2022 allo scorso luglio con doposcuola e laboratori per ragazzi e incontri per educatori e famiglie. Resta operativa “Bill, la biblioteca della legalità”, allestita al piano terra con libri che possono essere visionati dalle scuole e presi in prestito per il tempo necessario allo svolgimento delle proprie attività. Il Centro dispone, inoltre, di una biblioteca specializzata nell’ambito educativo, inserita nella Rete bibliotecaria scuole vicentine (Rbsv), e di numerosi ambienti per attività didattiche e di laboratorio. Tra questi, ci sono spazi dedicati alla falegnameria, al tessile e anche una cucina.

Si ricomincia, quindi, con un percorso che parte dal basso, allo scopo di offrire un servizio sostenibile per l’amministrazione e condiviso dai volontari e dai cittadini.

“Nell’ottica di condividere i passaggi con i volontari passati e futuri e di aggiornarci sullo stato di fatto, chiamiamo a raccolta le persone e le associazioni che negli anni si sono spese a vario titolo sul centro e anche quelle che vorranno dare la loro disponibilità per la prima volta – continua l’assessore Selmo -. Vogliamo raccogliere idee, suggestioni e condividere altresì le complessità e le problematicità. Siamo infatti consapevoli che la nuova progettazione dovrà tenere conto di aspetti delicati: dall’erogazione di servizi legati alla crescita e al disagio evolutivo, in rapporto con i minori, al trattamento di dati fino alla gestione della struttura comunale e al coordinamento. Ma siamo sicuri che una progettazione condivisa possa generare buone prassi e soluzioni”.