Integrazione scolastica Ulss 7, Giulia Miglioranza (Cgil): “Migliorare confronto su rinnovo appalto”

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Giulia Miglioranza, FP CGIL di Vicenza Integrazione scolastica Ulss 7
Giulia Miglioranza, FP CGIL di Vicenza

“La vicenda del rinnovo di appalto per l’affidamento del servizio di integrazione scolastica in Ulss 7 rappresenta, dal nostro punto di vista, un esempio emblematico di come la qualità del servizio, un servizio fondamentale per bambini e ragazzini fragili, passi anche attraverso la qualità delle condizioni di chi lavora, oltre che attraverso l’adeguatezza delle risorse che Regione e Ulss mettono a disposizione”.

A sostenerlo è la segretaria generale della Funzione pubblica Cgil di Vicenza, Giulia Miglioranza, in rappresentanza di lavoratrici e lavoratori del servizio di integrazione scolastica, dipendenti Ulss o di cooperativa.

Il sindacato, nelle sue interlocuzioni con i vertici Ulss chiede condizioni di lavoro adeguate all’appalto vigente e migliori regole di ingaggio in fase di rinnovo.

“È anche grazie a questo confronto – afferma Miglioranza – che è emersa la scelta dell’Ulss 7 di modificare in parte del regole di ingaggio, passando da un appalto a ore a un appalto a canone. Cambiamento finalizzato, nelle asserite intenzioni dell’azienda, a superare la problematica di un lavoro in sostanza a cottimo, in cui il personale di cooperativa non percepisce retribuzione per i giorni di assenza degli utenti, situazione per noi inaccettabile”.

Il sindacato si dice preoccupato dalla modifica in relazione alla scelta di esternalizzare completamente il servizio e di ridurre il monte ore complessivo dell’appalto.

“Il taglio di 32.000 ore di assistenza – aggiunge la segretaria Fp – rischia in concreto di non garantire una copertura adeguata dei bisogni, se la quantificazione del fabbisogno è stata effettuata sulla base di uno storico che comprende il periodo Covid. E, da questo punto di vista, le rassicurazioni dell’azienda di un possibile incremento del 50% di ore ci risulta poco convincente, se è vero che si tratta di un incremento riferibile esclusivamente a possibili nuovi fabbisogni.

La riduzione delle ore, in concreto, rischia di portare ad una riduzione generale dei contratti di lavoro, anziché superare il problema delle ore non garantite al personale, favorendo ancor più un forte e crescente turn over di professionisti e professioniste. E questo mentre si sta perdendo la professionalità di 18 operatori interni all’Ulss, che verranno in futuro assegnati a servizi diversi dall’integrazione scolastica, con buona pace della continuità dell’assistenza”.

Secondo la Funzione pubblica della Cgil non convince la posizione dell’Ussl verso l’affidamento esterno in relazione a una migliore tutela dei minori e delle famiglie.

“A noi – prosegue Giulia Miglioranza -, francamente, sembra invece che il rischio sia quello di un effetto opposto. Per noi questo tema va affrontato una volta per tutte, con una riflessione su quali sono le figure professionali più adeguate a fornire assistenza agli utenti con maggiori bisogni di natura sanitaria e con uno stanziamento di risorse adeguato a garantirla. La scelta invece è stata quella di esternalizzare integralmente il servizio, appaltando a soggetti terzi anche gli elementi di maggiore complessità, legati proprio ai bambini e ragazzini con esigenze di particolare delicatezza”.

Dunque, la Fp Cgil di Vicenza chiede uno stop e un approfondimento della questione sul nuovo bando di appalto.

“Pensiamo poi che questo passaggio all’interno dell’Ulss 7 meriti di essere valutato non solo nella sua dimensione strettamente territoriale, poiché le innovazioni introdotte nel nuovo bando di appalto creano dal nostro punto di vista un precedente che potrebbe essere replicato anche in altri territori, e che rappresenti dunque l’occasione per un confronto più organico, sistematico e approfondito, anche con chi rappresenta i lavoratori e le lavoratrici, sulla natura e la gestione di un servizio tanto importante quanto complesso nella sua gestione, e che merita dunque un’attenzione che va ben oltre il singolo territorio e la singola scadenza di appalto”, conclude Giulia Miglioranza.