La lingua dei segni approvata all’unanimità dalla Regione Veneto: i commenti di Berlato e Barison (FdI) e Ruzzante (LeU)

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Nel corso della seduta odierna, alla presenza dell’Assessore regionale al Sociale, il Consiglio regionale del Veneto ha approvato all’unanimità il Testo Unificato per la promozione e il riconoscimento della lingua dei segni italiana e della lingua dei segni italiana tattile. Con questa proposta normativa – licenziata con voto trasversale delle diverse forze politiche in seno alla Commissione Sanità, frutto della sintesi di due PdL di iniziativa consiliare – la Regione Veneta rispetta gli articoli 3 e 117 della Costituzione, in ottemperanza delle tutele e dei principi previsti dalla Convenzione sui diritti delle persone con disabilità.

E sulla base dei principi della centralità della persona e della libera scelta, promuove l’inclusione e l’integrazione sociale delle persone sorde, sordocieche o con disabilità uditiva o con deficit di comunicazione e di linguaggio, come nei disturbi generalizzati dello sviluppo e altre patologie del sistema nervoso centrale, e comunque non collegate alla sordità e delle loro famiglie.
D’altra parte, a livello europeo, la LIS ha avuto ampio riconoscimento, con due risoluzioni del Parlamento Europeo, nel 1988 e 1998, e con una adottata dall’Unesco, nel 2001.
La Regione del Veneto, in particolare, cercherà di raggiungere le sopra esposte finalità mediante l’abbattimento delle barriere alla comunicazione, il riconoscimento della lingua dei segni italiana (LIS) e della lingua dei segni italiana tattile (LIS tattile), nonché la prevenzione, la cura del deficit uditivo e la diffusione di ogni altra tecnologia volta a favorire un ambiente accessibile nelle famiglie, nella scuola, nella comunità e nella rete dei servizi. La Regione, inoltre, favorirà e sosterrà gli interventi finalizzati alla prevenzione e alla cura della sordità e della sordo- cecità, e promuoverà: le azioni di supporto agli studenti sordi nell’ambito di tutte le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado e in quelle universitarie, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale; la diffusione e l’uso della LIS, della LIS tattile e di ogni mezzo tecnico, anche informatico, attraverso la collaborazione tra le Aziende ULSS, gli enti pubblici e del privato sociale e le istituzioni scolastiche ed educative; la diffusione della LIS, della LIS tattile e di ogni altro mezzo tecnico volto a favorire l’accessibilità ai media, alle trasmissioni televisive e ai programmi informativi e comunicativi a carattere regionale, anche in collaborazione con il Comitato regionale per le comunicazioni (CORECOM); il ricorso alle nuove tecnologie e all’uso della LIS e della LIS tattile nei percorsi formativi professionali, nei servizi erogati dalle amministrazioni pubbliche locali e nella comunicazione istituzionale; la realizzazione, attraverso intese con le emittenti pubbliche e private locali e, in particolare, con la RAI – sede regionale del Veneto, di telegiornali regionali e programmi televisivi e culturali o di interesse generale dotati di adeguata sottotitolazione e traduzione simultanea in LIS; le pari opportunità e l’accessibilità ai luoghi di lavoro delle persone afflitte dalle sopra esposte disabilità; l’accesso ai servizi sanitari, in particolare ai servizi di Pronto Soccorso e ai servizi sociosanitari; la produzione di eventi culturali e di pubblico interesse in formati accessibili alle persone sorde; forme di collaborazione, attraverso apposite convenzioni con associazioni, organismi ed enti che svolgono funzioni di ricerca, formazione, progettazione ed erogazione di servizi nell’ambito della sordità o che esercitano compiti di rappresentanza e tutela degli interventi delle persone sorde e dei loro familiari.

 

Lingua dei segni – Sergio Berlato e Massimiliano Barison (FdI – MCR): dal Veneto un impegno per abbattere le barriere della comunicazione e promuovere iniziative a favore dei disabili sensoriali

Con il provvedimento votato a larga maggioranza in Consiglio regionale sulle disposizioni per l’inclusione sociale, il riconoscimento e la promozione della lingua dei segni, la nostra Regione dimostra di essere particolarmente attenta verso chi vive una situazione di disabilità sensoriale. Questa legge regionale vuole essere punto di riferimento per le varie Istituzioni affinché si promuova una rete tra Enti, realtà private e mondo associativo con lo scopo di promuovere ogni forma di iniziativa migliorativa per le condizioni delle persone sorde, sordocieche, con disabilità uditiva in generale e con deficit di comunicazione – affermano i Consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, Sergio Berlato e Massimiliano Barison. In modo particolare – come evidenziato dai Consiglieri Berlato e Barison – l’azione di inclusione sociale rivolta a queste persone deve tener conto di percorsi di facilitazione all’accesso al mondo del lavoro, ai mezzi di trasporto pubblici e ai servizi socio-sanitari. Non si tratta solo di promuovere l’insegnamento della lingua dei segni e la lingua dei segni italiana tattile, ma dotare la scuola degli strumenti più idonei perché fin dall’infanzia ci sia un approccio più incisivo nell’affrontare la disabilità sensoriale. E’ una sfida culturale che vuole mettere al centro la persona con disabilità, favorire ogni forma di comunicazione accessibile, mettere nelle condizioni chiunque di fruire dei servizi pubblici ed interagire con gli altri anche tramite l’utilizzo di nuovi strumenti di comunicazione. Anche nella promozione di eventi culturali si deve avere la dovuta attenzione affinché tali eventi possano essere apprezzati anche da chi ha disabilità sensoriali – concludono i Consiglieri regionali Berlato e Barison.
Gruppo consiliare Fratelli d’Italia MCR

 

Ruzzante (Liberi e Uguali): “Veneto riconosce lingua dei segni: giornata storica”_”Legge condivisa da maggioranza e opposizione, votata all’unanimità, frutto della sintesi tra il mio pdl e quello a firma Finco”
“Oggi è un giorno importante per il Veneto che finalmente riconosce la Lingua dei Segni Italiana: con il voto di oggi il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una legge che sostiene e valorizza l’abilità delle persone affette da deficit uditivo. Una legge che ha l’obiettivo di realizzare il diritto fondamentale di ogni essere umano ad esprimere sé stesso nella propria lingua e ad identificarsi con essa in piena parità con altre persone”. Così il Consigliere regionale Piero Ruzzante (Liberi e Uguali), primo firmatario del PDLR n. 220 del 1 febbraio 2017 poi abbinato al PDLR n. 212 del 30 dicembre 2016 a prima firma Finco. “Questa legge arriva al termine di un percorso condiviso tra maggioranza e minoranza, a partire dal mio pdl e da quello presentato dal collega Finco. Una norma importante che colma una lacuna legislativa, riconoscendo la LIS e ponendo le basi per una più completa risposta alle esigenze delle con deficit uditivo, ponendosi come base che consente di affrontare diversi aspetti della vita quotidiana  che vanno dall’istruzione, all’inserimento lavorativo e all’accesso ai servizi della Pubblica amministrazione”.
Piero Ruzzante, consigliere regionale