La Vicenza degli orrori: su ex Siamic Francesca Leder fa delle precisazioni sulla narrazione di Gianni Poggi. Nasce un team su Ambiente e Territorio?

632
Francesca Leder e Gianni Poggi
Francesca Leder e Gianni Poggi

ViPiù.it sta approfondendo sempre di più alcuni temi e, dopo la personale esperienza di chi scrive sulle banche venete, il che vuol dire anche Economia e Finanza, in cui già approviamo di Riccardo Federico Rocca, e dopo il recente test di successo con la rubrica “Agorà. La Filosofia in piazza” affidata alle cure di Michele Lucivero, sta sottoponendo all’attenzione dei lettori, locale e non solo, riflessioni che riguardano Ambiente e Territorio, due temi non a caso affiancati nell’omonima categoria delle sezioni Italia, Veneto e Vicenza.

Se per la Giustizia, un altro tema che svilupperemo su ViPiù, la base di competenza nasce dall’avv. prof. Rodolfo Bettiol e dal presidente di tribunale Giovanni Schiavon, già nostri autori indipendenti, a. cui si affiancano vari interventi tra cui quelli dell’avvocato e parlamentare Zanettin e dei legali Calvetti e Cavallari, questo disegno in fieri di approfondimento sistematico di tematiche specifiche e specialistiche ma di interesse generale richiede per la sua migliore realizzazione la costituzione di team di esperti e di “appassionati”.

In questa logica di crescita graduale ci piace pubblicare un commento della prof. Francesca Leder, che ci onora frequentemente dei suoi scritti e dei suoi contributi da ricercatore e docente di Teoria dell’urbanistica e di Analisi della città e del territorio, a un testo di Giani Poggi, che, se sul calcio biancorosso è un esperto di livello (a lui è affidata la neonata rubrica BiancoRosso), da tempo si interessa del degrado della nostra città, tema sul quale sta scrivendo una serie di articoli contraddistinti dalla chiave “La Vicenza degli orrori“, che stanno riscuotendo un notevole successo con, ovviamente, critiche e plausi: il che vuol dire interessamento a una tematica fin troppo trascurata.

Oggi a firma di Poggi, che di “professione” fa anche lui l’avvocato, abbiamo pubblicato “La Vicenza degli orrori: la ex Siamic, da 35 anni in abbandono. Immobile Provincia non interessa ai privati anche a prezzo e condizioni favorevoli” e la sua “narrazione” ha trovato queste osservazioni della prof. Leder che contiamo di far aderire al team nascituro di esperti di Ambiente e Territorio, che accompagneranno con la loro “sapienza” gli appassionati.

“Avrei un paio di considerazioni urgenti da fare – ci scrive quindi Francesca Leder – sulla rubrica “La Vicenza degli orrori”: più che orrori mi sembra la Vicenza incompiuta. Gli orrori sono ben altri e la tendenza a dissimulare è pericolosa, non solo dal punto di vista urbanistico ma di quello che muove l’urbanistica, che non si vede ma c’è e condiziona le scelte politiche. In secondo luogo mi pare che sottolineare in un articolo come quello sull’ex Siamic che chi volesse potrebbe operare senza remore perché l’edificio non ha vincoli, oltre ad essere non corretto dal punto di vista della tecnica-urbanistica (i vincoli ci sono eccome perché è un bene pubblico di oltre 70 anni, cfr. art. 12, comma 1 D.Lgs. 42/2004 e perché vige il vincolo paesaggistico) e culturale: fare tutta la dettagliata lunga storia di un pezzo di città non deve apparire come incitazione alla sua cancellazione. La città del primo ‘900 è stata fatta fuori dalla speculazione che ha prodotto Viale Milano specchio della modernità e dell’ambizione provincialotta ad avere il suo pezzetto di “metropolina”. Eviterei di ripetere gli errori fatti e cercherei di essere un po’ più lungimirante. Comunque la si pensi, alla fine paga.
Scusate l’incursione, in termini giornalistici, non a gamba tesa ma non mi interessano le scaramucce”.

Grazie a Poggi e Leder e ai commenti che ci sono arrivati in passato su altri articoli di “La Vicenza degli orrori” noi ci sentiamo incoraggiati a proseguire su questa strada, con la volontà di “narrare”, l’ambizione di “documentare” e l’apertura a “dibattere”.