Mech4Future. Boschetto, Pauletto, Boin, Scarfi e Donazzan: percorso avvicinamento a professioni della meccanica per secondaria I° grado

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Mech4future: da sx Pauletto, Boin, Scarfi e in video Donazzan
Mech4future: da sx Pauletto, Boin, Scarfi e in video Donazzan

Oggi, giovedì 3 marzo 2022, Confartigianato Imprese Veneto  ha organizzato presso
l’Istituto Comprensivo Statale di Campodarsego (PD) la presentazione pubblica del Progetto Mech4Future, un percorso di avvicinamento alle professioni della meccanica nella scuola secondaria di 1° grado con le stampanti 3D.

Di seguito i dati complessivi che riguardato il progetto Mech4Future.

Gli iscritti nell’anno scolastico 22/23 ad Istituti tecnici di meccanica ed elettronica ed Istituti professionali di manutenzione e assistenza tecnica sono 3.300, meno della domanda potenziale di operai meccanici (3.640) del solo mese di gennaio 2022 (stime Anpal)

7 classi prime di altrettante scuole secondarie di primo grado (una per provincia: Istituto comprensivo statale “Quero Vas” (BL), Istituto comprensivo statale Campodarsego (PD), Istituto comprensivo Villadose (RO), Istituto comprensivo 1 “Martini” Treviso, Istituto comprensivo “Dario Bertolini” Venezia, Educandato statale agli Angeli Verona e Istituto comprensivo “G.Rodari” Vicenza); 7 stampanti 3D donate; 8 ore di offerta formativa per i 22 docenti coinvolti; 7 imprenditori tutor appositamente formati che accompagneranno le classi nella creazione del manufatto con la stampante 3D per promuovere e favorire la collaborazione tra scuola, famiglie, imprese; oltre 150 studenti coinvolti. Sono questi i numeri del progetto triennale “Mech4future” realizzato dalla federazione Metalmeccanica di Produzione di Confartigianato Imprese Veneto in collaborazione con IVL grazie al contributo del comitato di categoria EBAV e presentato stamani in una delle aule dell’Istituto comprensivo statale Campodarsego. Presentazione a cui ha partecipato da remoto l’Assessore Regionale al lavoro ed all’istruzione Elena Donazzan.

“Si tratta –spiega Roberto Boschetto Presidente di Confartigianato Imprese Veneto(qui altre note su ViPiu.it di questa associazione, ndr)– di una prima sperimentazione e modellizzazione di un percorso di avvicinamento alle professioni attraverso il coinvolgimento diretto della scuola secondaria di primo grado che non a caso parte dalla metalmeccanica che qui in Veneto svolge un ruolo di primissimo piano: 11mila500 le imprese attive (il 9,2% del totale artigianato veneto), quasi 46mila addetti (il 14,2% del totale), un comparto che nell’ultimo anno ha visto tornare a cresce le iscrizioni di nuove imprese. Ma non solo. Nella metalmeccanica veneta, a gennaio 2022, Anpal stima la ricerca di 3.640 nuovi operai (il 7,7% del totale delle assunzioni previste in regione) il 61,8% delle quali sarà però di difficile reperimento (44,7% per mancanza di candidati e 15,8% per preparazione inadeguata). Se mettiamo a confronto questi numeri con gli iscritti alla scuola superiore nell’anno scolastico 22/23 in Istituti tecnici di meccanica ed elettronica ed Istituti professionali di manutenzione e assistenza tecnica che sono 3.300 in tutto si comprende la grandezza del problema. Gli iscritti di un anno non coprono la richiesta potenziale di un mese. Due gli obiettivi del progetto: la sperimentazione di iniziative e strumenti per promuovere il lavoro artigiano; favorire la creazione di reti tra scuole, famiglie e artigiani, al fine di consentire la diffusione delle attività di promozione e valorizzazione del lavoro artigiano”.

“L’immagine e la rappresentazione collettiva dell’artigianato di produzione –afferma Federico Boin Presidente della Federazione Metalmeccanica di Confartigianato Veneto-, spesso non aiuta i giovani a considerare le imprese artigiane come possibile sbocco professionale al termine degli studi. Ciò che si percepisce all’esterno delle nostre imprese, non corrisponde alla realtà. In questi ultimi anni in particolare, siamo cresciuti sia dal punto di vista organizzativo che tecnologico e siamo in grado di offrire al capitale umano presente all’interno delle aziende, non solamente un percorso di stabilità economica, ma anche una crescita professionale in grado di soddisfare i ragazzi puntando anche a creare degli spin-off aziendali ricreando quell’ambiente imprenditoriale che è stata la fortuna dei nostri distretti produttivi. A rendere più complessa la situazione –aggiunge– ci sono altri due fenomeni: l’andamento anagrafico che vede l’Italia invecchiare più velocemente di altri Paesi europei ed una progressiva liceizzazione dei percorsi di formazione dei ragazzi dopo le scuole medie, allontanando e non poco, il mondo che io rappresento rispetto alle nuove generazioni”.

Da queste considerazioni nasce il progetto triennale MECH4FUTURE che parte dalla considerazione che per riuscire a rispondere al nuovo contesto abbiamo bisogno di una giusta rappresentazione dell’artigianato tecnologico in grado di evolvere con il mondo che lo circonda, in grado di parlare la lingua dei social, in grado di implementare percorsi di Impresa 4.0, in grado dialogare con i diversi contesti con cui è in relazione continua.

“MECH4FUTURE -descrive Boin– vuole arrivare a definire una nuova idea di Artigiano dando un rappresentazione, seppur in scala ridotta, delle tecnologie che si usano quotidianamente nelle nostre imprese, modellazione 3d, stampa 3d, sono elementi che fanno parte integrante del nostro mondo e della nostra modalità di produrre, lavorare in team working sono metodologie che usiamo abitualmente per individuare nuove soluzioni e vogliamo partire dalle scuole medie, facendo crescere in questa maniera la consapevolezza nei ragazzi e nelle loro famiglie, di quanto possiamo offrire con le nostre imprese”.

Ma MECH4FUTURE è molto di più. E’ Territorio, Passione, Ascolto ed Evoluzione. Un artigiano vive il suo territorio, si confronta, lo fa crescere, e aiuta a sviluppare competenze che restano al suo interno. Per questo la “messa a terra” del progetto passa per le Associazioni territoriali che hanno individuato il modello produttivo che più le rappresenta: torneria, stampi, lavorazione del ferro battuto, ma anche di piegatura di alluminio. Ogni imprenditore mentore avrà un compito…trasmettere passione, quella che ogni giorno mettiamo quando apriamo le nostre aziende”.

“Crediamo fortemente nel progetto –dichiara Annamilena Ricchiuto Preside dell’Istituto Comprensivo Statale Campodarsego, in quanto riteniamo che far avvicinare sia i ragazzi che le ragazze alle potenzialità offerte dalle nuove tecnologie attraverso la comprensione dei processi che stanno alla base delle attività produttive sia una grande opportunità per valorizzare le discipline STEM nel percorso didattico degli alunni. L’opportunità di avere a disposizione una stampante 3D permette una chiara comprensione del percorso che parte dall’ideazione di un manufatto, passa attraverso il suo progetto, e infine arriva alla sua realizzazione. Poter toccare con mano le diverse fasi permette anche di avere una visione più

completa di come le nuove tecnologie coinvolgono non solo la dimensione della produzione su larga scala ma forse anche e soprattutto il mondo della produzione artigianale. L’iniziativa ha avuto una tale risonanza che abbiamo pensato di riproporre tale formazione a tutto il dipartimento di Matematica e Tecnologia e di aprirlo anche a tutti i docenti dell’Istituto interessati ad approfondire tali tecnologie allo scopo di avviare un processo di formazione a cascata che possa arrivare a coinvolgere tutti gli alunni della secondaria e perché no, anche i nostri alunni più giovani della scuola primaria”.

L’Assessore al Lavoro e all’Istruzione Elena Donazzan è intervenuta da remoto ed ha elogiato e condiviso il progetto che “interviene su temi strategici per la Regione. Per due ragioni, la prima rendere competitivo e attrattivo l’ecosistema economico fatto di  formazione/lavoro/vita; secondo mettere al centro il tema della denatalità che è un problema da risolvere al nostro interno”. L’Assessore ha quindi sottolineato il ruolo fondamentale del Sistema Confartigianato Imprese Veneto innervato da sempre nell’economia regionale e sempre di più anche con la scuola. “Adottare” una scuola deve diventare strutturale da parte del sistema delle imprese per progettare assieme la formazione costante anche del corpo docente. Il linguaggio della scuola deve essere sempre più aggiornato a quello delle imprese”. Donazzan ha quindi elogiato il sistema scolastico veneto che ha una lunga e proficua tradizione di dialogo con le attività produttive, non a caso grazie anche a questa caratteristica le nostre scuole sono ai vertici dei ranking sia nazionali che internazionali. “Ricordo con piacere -ha concluso- che già dal 2017 la Regione Veneto si è dotata di una legge sul Sistema Educativo in cui si da valore all’insegnamento della cultura del lavoro cosa che il progetto Mech4future fa in modo eccellente”

I 7 tutor

Tessaro Daniele (Controlmec dei f.lli Tessaro S.r.l.) BL; Federica Gamba (Gamba Stampi) PD; Marzolla Fabrizio (VD Costruzioni Meccaniche Srl) RO; Gianfranco Pauletto (Tecnotubi Srl) VE; Vanni De Benetti (Cosmet di De Benetti Vanni & C. Snc) TV; Bisognin Fabrizio (Costruzione di altre macchine o attrezzature) VI; Marco Bonamini (Maestro del ferro S.n.c. di Bonamini Marco) VR.

I 7 Istituti

Istituto comprensivo statale “Quero Vas” (BL); Istituto comprensivo statale Campodarsego (PD); Istituto comprensivo Villadose (RO); Istituto comprensivo 1 “Martini” Treviso; Istituto comprensivo “Dario Bertolini” Venezia; Educandato statale agli Angeli Verona; Istituto comprensivo “G.Rodari”  Vicenza