Salario minimo legale, l’iniziativa di Unione Popolare davanti alla sede della Corte di Cassazione

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salario minimo legale

Oggi, 19 maggio, alle ore 12:30, davanti alla sede della Corte di Cassazione (Piazza Cavour, 00193, Roma) ci sarà la conferenza stampa dei firmatari della “Proposta di legge per l’istituzione del salario minimo legale”.

Unione popolare ha deciso, infatti, di farsi promotrice di una coalizione di forze a sostegno di una legge di iniziativa popolare per introdurre un salario minimo di almeno 10 euro l’ora, agganciato all’inflazione, che rafforzi la contrattazione nazionale e che aiuti 5 milioni di lavoratori e lavoratrici italiane a uscire da una condizione di povertà.

La proposta viene depositata oggi, in Cassazione, e a giugno partirà la raccolta firme. “Questa proposta di legge punta a dare attuazione all’articolo 36 della Costituzione, che stabilisce il diritto di ogni lavoratore ‘ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa.” Esistenza dignitosa che non viene assicurata oggi in Italia, se non si stabilisce una cifra minima di retribuzione sotto la quale non si può scendere, per tutte le lavoratrici e i lavoratori, indicizzata sulla base dell’inflazione.

In Italia un giovane su quattro è a rischio povertà. Dal 1990 a oggi l’Italia è l’unico Paese Ocse in cui i salari sono crollati: -2,9%. Nel 2022 erano più bassi del 12% in termini reali rispetto al 2008, secondo il Global Wage Report 2022-23 dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro.

A questa situazione già nera, si è aggiunto il boom dei prezzi, frutto, secondo la stessa BCE, dei profitti che le grandi aziende stanno facendo speculando sui prezzi energetici e alimentari.

In questi anni in tanti si sono riempiti la bocca con il salario minimo, ma non si è ancora fatto nulla. Nessuno vuole toccare gli interessi di pochi privilegiati.
Abbiamo deciso noi di passare all’azione.

Nei prossimi 6 mesi ci troverete ovunque a sostenere questa battaglia di civiltà e di dignità, e a raccogliere le firme in tutta Italia. Contattateci se volete unirvi a noi!” dichiara il Coordinamento di Unione Popolare.