Va fatta, prima di tutto, chiarezza su un punto fondamentale e assolutamente non confutabile, seppur sembri che per i vari Colombara & c. questo non esista proprio. La definizione della TAV, piaccia o non piaccia, così come ci è arrivata e sulla quale stiamo discutendo, è una definizione trattata nella precedente legislatura e sottoscritta dall’allora sindaco Achille Variati o da qualcuno dallo stesso delegato.
Chiarito questo, chiariamo un secondo punto: tutti i problemi che oggi dobbiamo affrontare fanno parte della eredità Variati e& c. con l’aggiunta delle nuove specificità che ci ha presentato l’azienda delle Ferrovie, la Rfi. Non fuggiamo proprio davanti a queste problematiche. Le affrontiamo con senso di responsabilità ma anche con particolare attenzione, nel rispetto dei limiti di legge, in riferimento ai disagi che i lavori per la TAV recheranno ai cittadini e in primo luogo per coloro che subiranno degli espropri. Suggerisco all’amministrazione di organizzare un ufficio, con appositi funzionari tecnici, che aiuti quanti, tra gli espropriandi, avranno necessità di consulenza sia legale che urbanistica.
L’amministrazione mette a disposizione uno spazio adeguato, è la prima volta che verrà utilizzato il teatro comunale, per incontri che affrontino le tematiche specifiche della TAV. Mi auguro che non si giunga al momento dei NO per il NO, perché è evidente che, se ci si adagia su questa posizione estremamente negativa, non si va da nessuna parte, e non faremo di certo il bene della città. Noi vogliamo che questa TAV si faccia e si faccia presto e bene, con il minor disagio possibile per tutta la cittadinanza e anche per quante aree esterne alla zona urbana, i loro residenti e operatori di ogni genere, saranno coinvolti e contemporaneamente si giunga ad ottenere soluzioni e compensazioni utili per la città e adeguate agli espropri.
Roberto Cattaneo
Capogruppo Forza Italia Consiglio Comunale di Vicenza
