Tav Vicenza, Rucco replica al Partito Democratico: “Non accetto lezioni da Formisano e Sala”

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Francesco Rucco, sindaco di Vicenza

La Tav Vicenza è argomento sempre caldo e nelle ultime ore ha provocato un secco botta e risposta tra il Partito democratico cittadino e il sindaco del capoluogo di Provincia, Francesco Rucco.

Ieri, infatti, Federico Formisano e ISabella Sala, rispettivamente segretario e capogruppo in Consiglio comunale del Pd hanno rintuzzato il primo cittadino sull’argomento, in particolar modo sugli espropri conseguenti al cosiddetto “Attraversamento”.

In sostanza, i dem vicentini sono convinti che le recenti critiche di Rucco circa le modalità con le quali gli espropri sono stati comunicati ai cittadini interessati – leggi qui – siano indirizzate a RFI e, inoltre, in maniera assolutamente tardiva.

Oltre a questo, Formisano e Sala attaccano il primo cittadino, “reo” di scarso peso politico a Roma e lontano dai quartieri e dai cittadini. E i lavori per la Tav a Vicenza ne sarebbero la prova inoppugnabile.

“Capisco – risponde oggi Francesco Rucco – che Federico Formisano e Isabella Sala debbano dare segnali di vita al PD dei paracadutati, ma arrivare al punto da far finta che l’Alta Velocità sia solo affare del sottoscritto fa sorridere.

Adesso mi tocca sentire la lezioncina da parte di chi ha promosso e votato il progetto nel 2017, mentre io ero all’opposizione e non l’ho votato. Per senso di responsabilità siamo andati avanti e sulla vicenda dell’informazione ai cittadini per gli espropri siamo stati noi a sollevare il problema, non certo questo PD che ha dormito per quattro anni perché troppo occupato a cercare un candidato sindaco.

È il mondo alla rovescia – prosegue il primo cittadino di Vicenza -, dove si accusa il sindaco invece che apprezzare l’impegno quotidiano a tutela dei vicentini e della città. Tuttavia le letture della realtà fatte in questo modo sono tipiche del gioco delle parti che non fa bene alla città.

Non rispondo a Formisano e Sala in cerca di consenso per il loro partito. Rispondo ai cittadini che dovranno vivere il disagio della grande opera in arrivo. Lo sciacallaggio sta diventando una strategia politica di questi due che cercano di portarci su un terreno in cui non ci interessa stare.

Non è dovere del sindaco leggere tutte le inserzioni dei giornali, ma questo vale nella stessa misura anche per i consiglieri comunali ed i partiti. Non ho visto il 9 di agosto la comunicazione e quando ho saputo sono intervenuto. A tutela dei cittadini, non del Centrodestra.

Allora – conclude Francesco Rucco – chi è più colpevole? Chi ha dormito negli ultimi non quattro, ma almeno otto anni? Se la campagna elettorale per le comunali sarà questa il Centrodestra può stare tranquillo, Formisano e Sala stiano pure sereni su Marte dove hanno passeggiato dal 2017, quando hanno votato il provvedimento”.