Tunisino in Via Torino minaccia di morte compagna e reagisce a polizia di Vicenza: immobilizzato col Taser, prima volta in città, e arrestato

638
Taser
Taser

Alle ore 21.30 di ieri, 2 Pattuglie della Squadra “VOLANTI” della Questura venivano chiamate ad intervenire d’urgenza in Via Torino a seguito di una segnalazione pervenuta Centrale Operativa da parte di una donna che dichiarava di essere aggredita e minacciata dal suo ex compagno – si legge nella nota della questura di Vicenza e Provincia sul primo utilizzo del Taser in città (qui l’azione di Paolo Sartori dal suo insediamento in città, ndr).

Giunti sul luogo della segnalazione gli Agenti delle “Volanti” intercettavano un soggetto che prendeva a calci un’autovettura all’interno della quale vi era una donna e, seduto sul sedile posteriore, il piccolo figlio.

Volanti della Polizia di stato di Vicenza (foto di repertorio)
Volanti della Polizia di stato di Vicenza (foto di repertorio)

L’uomo, che alla vista della Polizia non desisteva dalla sua condotta violenta, a quel punto si rivolgeva ai Poliziotti minacciandoli di morte, e tentando nel contempo di forzare il montante della portiera allo scopo di introdursi nell’abitacolo.

Gli Agenti delle “Volanti”, quindi, in considerazione della violenza dei comportamenti dell’uomo, determinato a non desistere nonostante i ripetuti richiami, e temendo per l’incolumità della donna e del piccolo una volta che costui fosse stato in grado di aprire la portiera del veicolo, seguendo pedissequamente le “regole d’ingaggio” e le procedure del caso si vedevano costretti a procedere all’estrazione dell’Arma ad impulsi elettrici (TASER), in loro dotazione dallo scorso 23 maggio.

Come da Protocollo, dopo averla puntata verso il soggetto azionando l’arco voltaico, ed avergli intimato più volte di fermarsi, nell’estremo tentativo di convincerlo a scendere a “più miti consigli”, avendo compreso che l’attività di dissuasione non aveva sortito effetti, il Capo pattuglia si vedeva costretto ad utilizzare il TASER, esplodendo un colpo nella direzione dell’aggressore. I dardi elettrici che ne sono fuoriusciti inibivano all’istante i movimenti dell’uomo che, caduto al suolo senza la possibilità di muoversi e di reagire, veniva ammanettato e trasportato in Questura.

Qui, anche in presenza degli Operatori Sanitari del “118”, non pago di quanto espresso sino a quel momento, iniziava ad inveire anche nei loro confronti con minacce e sputi.

Il soggetto – tale B. R. S., cittadino tunisino di 42 anni regolarmente presente in Italia – veniva pertanto tratto in arresto per il reato di minacce e resistenza a Pubblico Ufficiale, nonché denunciato per minacce aggravate nei confronti della ex compagna che formalizzava, nella medesima serata, la denuncia penale.

Al termine delle operazioni di fotosegnalamento, l’uomo veniva tradotto presso la Casa Circondariale di Vicenza e posto a disposizione della Autorità Giudiziaria.

Paolo Sartori alla sua scrivania alla questura di Vicenza e provincia
Paolo Sartori alla sua scrivania alla questura di Vicenza e provincia

La grave situazione di pericolo per l’incolumità della donna e del figlioletto dovuta al violento comportamento del soggetto arrestato, non intenzionato in alcun modo a desistere nonostante la presenza della Polizia e degli inviti che gli erano stati rivolti, e le gravi minacce di morte rivolte agli Agenti, ha reso necessario l’utilizzo del TASER, per la prima volta nella nostra Provincia – ha evidenziato il Questore della Provincia di Vicenza Paolo Sartori –. Lo strumento si è rivelato efficacissimo per rendere inoffensivo l’aggressore, consentendo di trarre in salvo la vittima e di arrestarlo in sicurezza senza alcuna conseguenza per alcuno”.

* “Si rappresenta che la misura è stata adottata di iniziativa da parte dell’Ufficio procedente e che per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna o forme analoghe”.