Vicenza come Bologna, “Da adesso in poi”: introduciamo i “patti di collaborazione” tra cittadini e amministrazione

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Come riuscire a coinvolgere gli studenti delle scuole superiori in progetti di riqualificazione artistica dei muri cittadini? O, ancora, come riaprire un giardino abbandonato, curarne l’apertura, la chiusura, la coltivazione delle piante e gli incontri per renderlo vivo senza attrezzi, supporto, pubblicità? Come permettere ai neolaureati in Storia dell’Arte di aprire degli infopoint turistici per valorizzare il patrimonio storico della città?

Spessissimo queste domande restano senza risposta, perché la buona volontà dei cittadini si blocca di fronte alle difficoltà burocratiche che incontrano da parte della pubblica amministrazione.
Per questo, la lista civica “Da adesso in poi”, lancia una proposta: copiamo dalle migliori realtà italiane, in questo caso dalla città di Bologna, e portiamo a Vicenza i “patti di collaborazione“.

“Il primo passaggio da attuare sarà un regolamento da approvare in Comune, che stabilisca obiettivi, durata, modalità, garanzie e forme di sostegno messe a disposizione dall’amministrazione – spiega la consigliera comunale e candidata di “Da adesso in poiBenedetta Miniutti – Il secondo, e più importante momento, sarà la partecipazione e la costruzione di legami di comunità e di coesione sociale: il vero obiettivo degli interventi di cura e rigenerazione dei beni comuni. È chiara, oramai, la consapevolezza di vivere nell’era della condivisione: attraverso la rete condividiamo musica, film, veri e propri pezzi delle nostre vite. Perché non condividere l’amministrazione dei beni comuni delle nostre città?”

“I cittadini o le associazioni che si prendono in carico la cura di un parco, di un bene culturale o la gestione di un infopoint in realtà non fanno altro che sottoscrivere un impegno scritto, in cui è descritto molto chiaramente quali sono i diritti e i doveri che si assumono nei confronti del Comune – spiegano Giovanni Selmo e Davide Stefani, anche loro candidati della lista Da adesso in poi –
Le cittadine ed i cittadini, infatti, sono portatrici non solo di bisogni ma anche di capacità che, messe a disposizione della comunità, possono risolvere parecchi problemi che riguardano la collettività, tanto più in una fase storica in cui le amministrazioni pubbliche fanno sempre più fatica a garantire le manutenzioni ordinarie. Tra l’altro, si tratta di un provvedimento che avrebbe un impatto immediato e fortissimo sulla qualità della vita nei nostri quartieri: un parco con l’erba tagliata o una panchina aggiustata immediatamente possono fare la differenza”.