“Cattivissimi noi!”: sette incontri per parlare del rapporto tra carcere e vita cristiana

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Cattivissimi noi

Dal 10 marzo al 28 maggio nella chiesa di San Michele Arcangelo a Brendola.

L’esperienza del carcere ha qualcosa da dire all’esistenza cristiana? L’esistenza cristiana ha qualcosa da dire all’esperienza del carcere? Domande su cui intende riflettere la rassegna di “Cattivissimi noi! – Sacramenti alla prova di un’esistenza estrema”, sette incontri in programma dal 10 marzo al 28 maggio nella chiesa di San Michele Arcangelo, in Piazza del Popolo a Brendola (VI).

Attraverso questa proposta per la Quaresima-Pasqua 2020, nata da un’idea di Caritas Diocesana Vicentina alla luce dell’esperienza di inclusione sociale in atto a Villa Vescova, con il patrocinio del Comune di Brendola, si tenterà di mettere in relazione il mondo del carcere e quello della vita di un individuo qualsiasi, credente o non credente, secondo le tappe del “settenario sacramentale”, che scandisce con contenuti e simboli specifici i momenti salienti dell’esistenza umana dal nascere al morire.

Protagonisti delle serate saranno, di volta in volta, due interlocutori appartenenti uno all’universo del carcere, l’altro a quello della fede cristiana o della riflessione teologica, coordinati da un moderatore.

“L’obiettivo di questa iniziativa – spiega il direttore di Caritas Diocesana Vicentina don Enrico Pajarin – è far conoscere il mondo del carcere, che sembra un mondo ‘altro’, lontano dalla nostra quotidianità. In realtà, incontrando persone che vi hanno vissuto ed ora sono uscite, ci accorgiamo di quanto sia un mondo che tocca la nostra vita: ci pone seri interrogativi sul senso dell’esistenza, sulla società, sulla vita ecclesiale e di fede, in quanto esperienze di ‘caduta e redenzione’ e, pertanto, ‘percorsi di salvezza’. Ecco perché questi incontri possono essere da stimolo per tutti noi”.

Il programma

  • Martedì 10 marzo, ore 20.30 – NASCERE, il Battesimo: una madre con Marco Vincenzi
  • Giovedì 19 marzo, ore 20.30 – SCEGLIERE, la Confermazione: un’insegnante con Don Gianluigi Pigato
  • Giovedì 2 aprile, ore 20.30 – CRESCERE, l’Eucarestia: un fornaio con Don Dario Vivian
  • Giovedì 16 aprile, ore 20.30 – UNIRSI, il Matrimonio: un familiare con Laura Pigato
  • Giovedì 30 aprile, ore 20.30 – ANDARE, l’Ordine: un cappellano con Don Giuseppe Grampa
  • Giovedì 14 maggio, ore 20.30 – CADERE, la Riconciliazione: un detenuto con Cristiana Santambrogio
  • Giovedì 28 maggio, ore 20.30 – SOFFRIRE, l’Unzione: un’infermiera con Don Matteo Pasinato

Gli interventi saranno accompagnati da musiche dal vivo; seguirà poi un piccolo momento conviviale aperto a tutti in Villa Vescova.

Alle serate interverranno: Mamme no Pfas, Fattoria Sociale Massignan, Gruppo Sposi Brendola, Gruppi d’Acquisto Solidale, Seminario Vicenza, Detenuti Lembo del Mantello, Volontari Caritas Brendola.

Villa Vescova

Villa Vescova, a Brendola (VI), è fulcro di un progetto, di cui è capofila l’Associazione Diakonia Onlus (braccio operativo di Caritas Diocesana Vicentina), che intende valorizzare questo bene artistico e culturale e metterlo a disposizione della cittadinanza attraverso molteplici iniziative su ambiti diversi. La finalità del progetto è di rendere la Villa un punto di riferimento per il territorio e favorire la creazione di una realtà che sia: uno spazio di inclusione sociale per persone in misura alternativa al carcere o ex detenute; un luogo di cultura dove promuovere l’arte in tutte le sue forme (arti figurative, teatro, musica, ecc); un centro di educazione e formazione alla legalità; un sito di produzione agricola sostenibile volto alla promozione della salute. Villa Vescova promuove e collabora in diverse iniziative pubbliche, come nel caso di “Cattivissimi noi!”.

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