Comitato Possamai replica all’ironia di Ierardi sulle primarie PD: “Matteo 85 preferenze”

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comitato Giacomo Possamai punge capogruppo del PD in Consiglio regionale sede elettorale
Giacomo Possamai capogruppo del PD in Consiglio regionale
Il Comitato Possamai Sindaco risponde a Mattia Ierardi: “Parla uno che ha preso 85 voti”.
Questa, in sintesi, la replica alle parole espresse ieri (leggi qui) dal segretario cittadino di Fratelli d’Italia per commentare l’esito a Vicenza delle primarie del Partito Democratico. Ierardi, tra le altre cose, aveva concluso il suo intervento con una battuta: “una battuta: “Lui (rivolgendosi al candidato sindaco di Vicenza per il centrosinistra, Giacomo Possamai, ndr), l’eterno candidato sindaco del PD sconfitto 5 anni fa come ieri, a dimostrazione della sua anzianità politica da apparato già ieri si è portato avanti dicendo che almeno il PD le primarie le fa mentre il centrodestra no. E detto da chi le perde tutte le volte bisogna fidarsi”, conclude Mattia Ierardi.

Il comitato Possamai aindaco risponde così: “In democrazia i cittadini non parlano con i sondaggi farlocchi né con la propaganda continua dell’amministrazione Rucco: parlano con  il loro voto. E allora vediamoli un po’ di numeri. Alle elezioni 2018 in comune di Vicenza l’attuale assessore e capo di FdI Mattia Ierardi prese 85 voti. Sì, 85 voti: infatti non fu eletto in consiglio comunale. Giacomo Possamai alle elezioni comunali di cinque anni prima, nel 2013, quando aveva solo 23 anni, aveva preso 964 voti. Oltre dieci volte di più. Ma visto che Ierardi ama dispensare in lungo e in largo le sue raffinate perle politiche, ecco altri numeri, cioè fatti, cioè voti dei cittadini sovrani. Alle primarie per il sindaco del 2017 Possamai prese 2700 voti.
Nel 2020, alle elezioni regionali, l’ultima competizione con preferenze fatta in città, Giacomo ha ottenuto oltre 11 mila preferenze, di cui 4400 proprio in città. Lo ricordiamo: Ierardi, assessore per miracolo e per pura cooptazione partitica, di voti in città ne ha presi 85. La differenza tra i 4400 voti di Possamai e gli 85 di Ierardi è la differenza tra realtà e propaganda, su cui gli elettori potranno esprimersi tra due mesi: giudicando il lavoro di 5 anni della giunta Rucco. Fino a quel momento Ierardi pensi a governare: magari così avrà qualche risultato con cui sperare di superare gli 85 voti ottenuti 5 anni fa.
Quanto alle critiche di Ierardi e compagni sulle modalità di scelta del nostro candidato – conclude il comitato Possamai Sindaco – non possiamo che sorridere. Giacomo Possamai è emerso in questi mesi come il candidato che, spontaneamente, ha aggregato il consenso di tanti soggetti che vogliono costruire un’alternativa ai 5 anni di scelte mancate della giunta Rucco.
Rucco, al contrario, si è ricandidato in mezzo alla freddezza se non all’ostilità di tanti esponenti della sua parte politica. E proprio Ierardi è dovuto correre a Roma per rattoppare una candidatura che continuava a perdere pezzi. Ricordiamo le dichiarazioni di Giorgio Conte, del suo stesso partito, poi la scelta di candidarsi contro Rucco di alcuni suoi ex supporter come Zoppello, Cicero e Lunardi, infine l’uscita dalla maggioranza dell’ex vicesindaco Matteo Tosetto. Forse Mattia ‘85 preferenze’ Ierardi farebbe bene a guardare in casa propria”.

Qui tutta o quasi la storia in divenire delle elezioni amministrative Vicenza 2023