Pfas, Movimento 5 Stelle: “inquinamento oltre zona rossa, quali ripercussioni sulle coltivazioni?”

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?Che i Pfas fossero presenti nella falda da tempo è ormai un dato assodato; ora è indispensabile sapere dove si siano diffuse queste sostanze tramite l’uso domestico e agricolo nelle aree interessate?. A chiederlo è il Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale del Veneto, Manuel Brusco. ?Le notizie di questi giorni – sottolinea l?esponente pentastellato – confermano quanto diciamo da tempo, ovvero che l’inquinamento va ben oltre la zona rossa. 

Questo accade perché le sostanze inquinanti, oltre a essere trasportate via acquedotto, viaggiano anche nelle falde sotterrane. Proprio da quelle falde dalle quali la popolazione preleva l’acqua per utilizzi che finiscono sempre nel ciclo della catena alimentare, come l’irrigazione di frutta e verdura negli orti e nei campi?.

?Per cui, a fronte di quanto dichiarato dall’assessore Coletto – prosegue Brusco – invitiamo la Regione del Veneto a terminare un serio studio relativo alla contaminazione della matrice alimentare. Quello presentato a novembre 2017, che era uno studio parziale sia in termini di quantitativi di alimenti analizzati sia per la copertura territoriale dei prelievi, non ci ha mai convinti?.

?Siamo certi – conclude il Presidente della Commissione consiliare conoscitiva sui Pfas – che negli alimenti verranno trovate ancora una volta queste sostanze, e a questo punto ci auguriamo che non vi siano gravi ripercussioni sulle coltivazioni pregiate che rappresentano l’economia agricola delle aree contaminate, come il vino o gli ortaggi?.