Ponte Alto Vicenza, dopo il ‘No’ di RFI Nardin lavora a un incontro di mediazione e chiama i parlamentari vicentini

232
Ponte Alto Vicenza

Il presidente della Provincia di Vicenza, Andrea Nardin non ci sta: il ‘no” di Rfi ad alternative progettuali per Ponte Alto non va giù. Rete Ferroviaria Italiana, infatti, ha bocciato la proposta alternativa all’abbattimento di Ponte Alto a Vicenza, e alla sua ricostruzione dopo due anni, come proposto da Provincia, Comune e Camera di commercio.

Provincia, Comune e Camera di Commercio di Vicenza sono state avvisate da Rfi, che ritiene “non sostenibile” la soluzione proposta dalla società Vi.Abilità in merito all’asse viario Scaligeri-Sole che dovrà essere chiuso al traffico per 18 mesi a causa dei lavori di realizzazione della linea ferroviaria Alta Velocità/Alta Capacità, che prevedono anche la demolizione dell’attuale viadotto di Ponte Alto per realizzarne uno nuovo.

Ma secondo il presidente provinciale non si tratta di un diniego definitivo: “La questione – dice – è troppo importante per essere liquidata con una lettera, quindi da qua si parte per un confronto“.

All’incontro, a cui lavora Nardin, con Rfi e con Iricav 2 dovrebbero presenziare rappresentanti del territorio a tutti i livelli, parlamentari compresi.

Rfi nella sua risposta non dice che la nostra proposta non è tecnicamente fattibile – sottolinea Nardin – ma richiama un problema di tempi: 12 mesi in più, su cui si può e si deve ragionare. Finora il dialogo sull’Alta Velocità/Alta Capacità è stato costruttivo, ci siamo sempre seduti attorno a un tavolo e abbiamo trovato una soluzione. Non ho motivo per pensare che su questo tema sarà diverso”.