Ponte dell’Umanità, posata a Campea la prima pietra dell’opera lungo il Cammino delle Colline del Prosecco

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Si chiamerà “Ponte dell’Umanità” e unirà le due sponde del torrente Campea tra i Comuni di Farra di Soligo e Follina, rendendo così possibile la piena fruizione del “Cammino delle Colline del Prosecco”, un itinerario ciclopedonale di circa 53 chilometri con partenza da Vidor e arrivo a Vittorio Veneto, attraverso quanto di meglio possono offrire le Colline del Prosecco, Patrimonio dell’Umanità Unesco.

La prima pietra dell’opera Ponte dell’Umanità, finanziata con fondi regionali e realizzata da Veneto Strade per un costo di circa 200 mila euro, è stata posata oggi, proprio in località Campea, dal Presidente della Regione Veneto, Lucaq Zaia, nel corso di un happening al quale sono intervenute autorità locali, la Vicepresidente della Regione e l’Assessore al Turismo e Agricoltura. 

L’intervento sarà concluso a febbraio. “Il progetto di questa ciclopedonale – ha detto il Governatore – è quanto di meglio per celebrare il Patrimonio dell’Umanità di queste straordinarie colline, rendendole fruibili in maniera slow attraverso 53 chilometri di boschi, pendii e vigneti. Proprio quel laboratorio di sostenibilità che tutti vogliamo sia questo territorio. Questa ciclopedonale sarà la nostra via di Santiago de Compostela, un elemento di sviluppo dell’offerta turistica ecocompatibile che già oggi conta 250 mila turisti l’anno, il 66% dei quali stranieri, ma che in alcuni anni può arrivare a un milione 250 mila”.