Screening Pfas anche in Area Arancione, Per una Grande Vicenza: “Lo paghi chi ha inquinato”

584
screening contaminazione pfas analisi del sangue area arancione

“La Regione Veneto renda gratuito lo screening sui Pfas in zona arancione”. La proposta arriva dal gruppo consiliare Per una Grande Vicenza.

E arriva all’indomani dell’annuncio fatto da Palazzo Balbi circa l’estensione della possibilità di effettuare il dosaggio dei PFAS nel sangue anche ai cittadini residenti nei comuni veneti, tutti vicentini tranne uno del Veronese, della cosiddetta Area Arancione (ne abbiamo scritto qui).

La tariffa della prestazione – hanno spiegato dalla Regione – è di 130 euro, come da tariffario Arpav, con possibilità di usufruire delle prestazioni in regime di compartecipazione alla spesa ad una tariffa calmierata di 90 euro. In caso di valori sierici di PFAS superiori ai limiti di riferimento gli interessati potranno effettuare gratuitamente gli esami ematochimici previsti.

“Di fronte a questo si impone una riflessione – scrivono i consiglieri di PUGV -: se obiettivo è quello di avere uno quadro il più ampio possibile della situazione e di procedere alla rivalutazione del rischio in relazione alle acque potabili i cittadini dovrebbero essere messi essere messi nella condizione di accedere facilmente allo screening.

Quella che viene definita una compartecipazione alla spesa si trasforma in uno sbarramento di ingresso troppo alto e non favorirà sicuramente l’accesso da parte di molti cittadini che aspettavano da anni questa opportunità. Soprattutto, non permetterà di avere un quadro completo della situazione.

Se l’obiettivo è quello di comprendere bene lo stato di condizione di salute della cittadinanza, dell’incidenza della contaminazione, questa è viceversa l’occasione perché la Regione agisca con decisione per far partecipare nel modo più ampio possibile i cittadini delle aree interessate. Renda quindi gratuita la partecipazione allo screening“.

Secondo PUGV i costi dovrebbero essere a carico dei soggetti coinvolti in qualità di responsabili civili nel processo ancora in corso. “Fin dal 2015 – affermano i consiglieri – abbiamo chiesto formalmente che i responsabili paghino per quello che è considerato uno dei più gravi disastri ambientali del nostro paese. Molte associazioni, ma anche molte istituzioni pubbliche si sono costituite parte civile: e allora, i costi di questo screening vadano a carico di chi ha inquinato“.

Da queste considerazioni la richiesta di Per una Grande Vicenza, che è diretta a Francesco Rucco: “Il sindaco di Vicenza, massima autorità sanitaria del territorio, d’intesa con i sindaci degli altri comuni interessati, intervenga presso la Regione Veneto per rendere effettivamente accessibile la partecipazione della popolazione allo screening ematologico per l’individuazione dei PFAS rendendolo gratuito”.